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Umbria, il futuro dei soccorsi: "Elisoccorso regionale e nuovo disegno di legge"

Trent'anni di 118, la Regione celebra i soccorritori: "Pilastro fondamentale del sistema sanitario nazionale"

"Il trentennale di uno dei servizi più importanti per la nostra comunità". La Regione Umbria celebra con una serie di iniziative i professionisti e gli operatori del 118 "che, da trenta anni, hanno dimostrato di essere un pilastro fondamentale del sistema sanitario nazionale".

All’incontro a Palazzo Donini sono intervenuti la Presidente Regione Umbria, Donatella Tesei, l’assessore regionale alla Protezione civile e sicurezza civile, Enrico Melasecche, il prefetto di Perugia Armando Gradone, il direttore regionale Salute e Welfare, Massimo Braganti, Francesco Borgognoni, coordinatore della Centrale Operativa Unica Regionale 118. In collegamento, tra gli altri, i rappresentanti delle associazioni di volontariato che collaborano al servizio del 118. Al termine della cerimonia è stata donata una targa di ringraziamento per l’attività svolta dagli operatori del 118.

La Regione spiega che "È stato ricordato che nel corso di questi trent’anni, le ambulanze, le automediche, gli elicotteri del 118 sono stati gli strumenti della sanità, in grado di affrontare i bisogni dei cittadini in difficoltà. Ma il 118 non è stato solo questo: insieme alla Protezione Civile ha fornito la risposta immediata alle grandi tragedie della comunità umbra, con servizi capaci di reagire in maniera veloce ed efficace davanti a qualsiasi calamità e, insieme ai Pronto Soccorso, ha affrontato i bisogni di una regione che ha superato tante tragedie fino all’ultima emergenza del Covid-19. Oggi quindi il 118, unitamente alle Centrali Uniche di Risposta 112, sta affrontando nuove sfide per creare un sistema innovativo in grado di rispondere alle richieste per gli anni a venire".

La presidente della Regione, Donatella Tesei, ha sottolineato che "In questi trenta anni il 118 ha conosciuto una progressiva crescita. Un servizio che si è dimostrato essenziale per fronteggiare le emergenze e le esigenze del territorio, svolgendo un importante lavoro di squadra insieme alla Regione, alla Protezione civile e alle forze dell’ordine in occasione di eventi calamitosi quali il terremoto e che ha fatto tesoro di un’esperienza inedita, quale quella dell’emergenza Covid. È con questo bagaglio che ci organizziamo per guardare al futuro – ha aggiunto – per migliorare sempre di più il servizio, con regole unitarie, nella direzione indicata dal nuovo Piano sanitario regionale, che ha come asse prioritario la medicina del territorio". E ancora: "Una evoluzione continua – ha proseguito – per rispondere sempre al meglio alle esigenze dei cittadini, sostenuta anche da una formazione continua per essere in grado di affrontare le nuove sfide".
La Presidente Tesei ha "ringraziato ed elogiato gli operatori del 118, mettendone in evidenza “l’abnegazione e l’impegno profuso dall’inizio dell’emergenza sanitaria da coronavirus, l’anteporre sempre la vita e la salute degli altri alla propria. Guardiamo aventi, al futuro – ha affermato – con la prospettiva alta di migliorare e qualificare ulteriormente il servizio. È questo l’obiettivo che la Regione persegue anche dotandosi di un mezzo proprio per l’elisoccorso, a disposizione per tutte le esigenze del territorio regionale". Il ringraziamento della Presidente è andato inoltre "a tutte le associazioni di volontariato, che collaborano strettamente con il servizio pubblico, con un lavoro di squadra a vantaggio della comunità".

Il futuro del 118, le novità

"Da anni è forte e significativa la collaborazione in Umbria tra il sistema di emergenza rappresentato dal 118, la Protezione civile regionale ed il mondo del volontariato di protezione civile – ha detto l’assessore regionale Melasecche -. Una prima, concreta, occasione di intervento congiunto avvenne in occasione del sisma che colpì la città dell’Aquila e l’Abruzzo nell’aprile del 2009. In quella occasione fu sperimentata sul campo la sinergia tra le strutture del 118 e la Protezione civile regionale che si concretizzò con l’allestimento nel territorio del comune di Paganica di un ambulatorio di emergenza per l’assistenza sanitaria di prima emergenza alle popolazioni". "Da allora – ha proseguito - è cresciuta e si è sviluppata la collaborazione tra queste realtà che ha determinato un sistema complessivo di grande qualità ed efficienza, grazie anche alle importanti attività di formazione dei volontari che supportano le strutture del 118 e della Protezione civile. Questo sistema è stato messo e viene messo a disposizione di eventi di grande rilevanza che vedono la presenza di migliaia di persone, oltre che in circostanze di emergenze per calamità naturali".

Melasecche ha ricordato che "negli ultimi tempi la protezione civile regionale- è stata impegnata anche nella realizzazione e gestione del nuovo numero di emergenza europeo, il 112, di cui il 118 è il più importante strumento di secondo livello per la gestione dell’intervento sanitario di emergenza. Infine, stiamo lavorando ad un disegno di legge che riconosca le specifiche competenze e risorse per la gestione delle emergenza da parte della Protezione civile, così da completare il quadro normativo di riferimento. E contiamo di portare presto all’attenzione dell’Assemblea legislativa la proposta di legge". 

L'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, ha ricordato che "il 118 rappresenta l’elemento di cerniera tra l’attività sanitaria svolta sul territorio e quella svolta in ospedale e a testimoniare l’importanza assunta dal servizio è il fatto che sia stato inserito tra i Livelli Essenziali di Assistenza".

Per il futuro l’assessore Coletto ha detto che si punterà a "incrementare l’utilizzo diffuso su tutto il territorio regionale del Mezzo di Soccorso Avanzato (automediche) che garantiscono appropriatezza clinica ottimizzando le risorse sanitarie. Il tutto – ha aggiunto – affiancato alla formazione avanzata per gli operatori in modo da garantire la qualità delle cure mediante l’integrazione funzionale ed operativa di ogni settore del sistema di emergenza/urgenza sanitaria. Inoltre, si vorrà dare forte spinta a valorizzare ulteriormente le già elevate competenze infermieristiche attraverso la gestione, diretta ed in equipe, dei percorsi del dolore acuto e degli interventi salvavita attraverso appositi strumenti operativi".

Tre i punti da sviluppare in futuro Coletto ha anche evidenziato "l’istituzione dell’elisoccorso umbro per ridurre i tempi di intervento e trasferimento agli hub e ottimizzare i tempi di gestione dei pazienti gravi, nonché l’utilizzo della telemedicina nell'ambito dell'emergenza territoriale regionale integrata con sistemi di monitoraggio avanzato in tempo reale dei posti letto ospedalieri e del movimento dei pazienti nei Pronto soccorso regionali, così da permettere al bed manager/medico di centrale operativa di indirizzare i pazienti nelle strutture adeguate e con disponibilità di posti letto".

Sempre in tema di sviluppo futuro, il direttore Braganti ha posto l’accento "sulla volontà di creare la Centrale Operativa Territoriale (COT) e della centrale 116 117, strettamente connesse con la CO 118 dell’emergenza-urgenza, per poter ottimizzare i trasporti secondari, favorire l’amministrazione dei posti di terapia intensiva (area centralizzata delle risorse) e la conoscenza in tempo reale dei posti letto disponibili regionali, per una migliore interrelazione con la continuità assistenziale e la medicina generale territoriale, nonché per la gestione delle maxi emergenze e dei grandi eventi e per le emergenze epidemiologiche".

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