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INVIATO CITTADINO Ecco come e quando partì l’idea del recupero e del collegamento degli Arconi, Gotica e Salara

Era il 2011 e l’iniziativa di progetto è documentata da una relazione del 2014. L’Inviato Cittadino ricorda: io c’ero

Ecco come e quando partì l’idea del recupero e del collegamento degli Arconi, Gotica e Salara. Era il 2011 e l’iniziativa di progetto è documentata da una relazione del 2014. L’Inviato Cittadino ricorda: io c’ero.

IL MERITO E L’IDEA SONO TUTTI DELL’ARCHITETTO-ANTICHISTA MICHELE BILANCIA, convintamente assecondato da Giovanni Galati, allora procuratore generale, e di Vladimiro De Nunzio, presidente della Corte d’Appello. Del Gruppo facevano parte lo storico medievista Franco Mezzanotte e l’Inviato Cittadino che, in quella come in altre occasioni, fungeva da cronista, amico, amante della città.

Furono occasionalmente presenti anche altre persone (presidente dell’Ordine degli Avvocati), ma il nucleo duro e puro fu essenzialmente questo.

LA PRIMA RIUNIONE. La prima riunione avvenne nello studio di De Nunzio, con la sua collaboratrice Claudia Matteini che fungeva anche da verbalizzante, con piena disponibilità e competenza.

I MERITI DI MICHELE BILANCIA. Il faro della manipolo era Michele Bilancia, cui mi lega anche un bel ricordo di discepolato (per essere stato egli mio allievo nelle mie primissime esperienze didattiche al liceo ginnasio Mariotti). Michele che ho ammirato per la passione con cui ha sempre perseguito obiettivi di livello, come anche il riconoscimento Unesco per le mura etrusche di Perugia (ma di questo parlerò in altra occasione).

Dunque scendemmo nelle Sale Gotica e Salara, trovandole in una condizione vergognosa.

CALCINACCI, MASSERIZIE, ROVINE. Gli spazi erano ingombri di sassi e calcinacci, materiali informatici dismessi, armadi e scaffali, libri e varie immondezze. La prima esigenza era dunque quella di rimuovere questi materiali. E ci sarebbero voluti diversi mesi. Trattandosi di una vera e propria discarica. Le strutture erano puntellate in più luoghi dello storico edificio.

LA SCOPERTA DEL CUNICOLO. Fu Michele Bilancia a individuare un pertugio di collegamento fra i vari punti del palazzo. Ci fu chi volle entrarci. Il sottoscritto, sempre timoroso, non volle tentare l’avventura.

LA RELAZIONE E LA RICHIESTA DI FINANZIAMENTI. Il documento in mio possesso è datato 4 settembre 2014.

Consta di 5 facciate con spaziatura doppia. Si rileva che, probabilmente nel 1764, fu conclusa la messa in opera del così detto “pilone”, struttura muraria imponente che ancor oggi, pur se lasciata all’interno del parcheggio SIPA in stato di abbandono, rappresenta l’unico punto di appoggio a terra in grado di sostenere non solo la Salara, ma anche tutto ciò che è stato realizzato sopra di essa e quindi lo stesso Palazzo del Capitano del Popolo. Parole ribadite dalla dottoressa Claudia Matteini nel suo intervento di ieri mattina.

RECITA LA RELAZIONE: “Dal gennaio 2013, su iniziativa del Presidente della Corte di Appello di Perugia e del Procuratore Generale, è stato avviato un progetto per il restauro ed il consolidamento delle Sale. Tenuto conto, da un lato, della loro rilevanza storica ed architettonica; dall’altro, dello stato di degrado, abbandono ed indisponibilità delle stesse. In data 17 gennaio 2013, in collaborazione con il Comune di Perugia, quale Ente proprietario del Palazzo del Capitano del Popolo, è stata costituita la “Commissione per il restauro e la valorizzazione delle Sale Gotica e Salara”, come da relativo verbale… ed un tavolo tecnico con la partecipazione dei tecnici del Comune (ing. Franco Becchetti e arch. Enrico Antinoro ) e della Regione (arch. Diego Zurli).

FURONO COINVOLTI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI. Per la Soprintendenza regionale per i Beni culturali, Francesco Scoppola, per la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, Mario Pagano, per la Soprintendenza per i Beni Architettonici dell’Umbria, Anna Di Bene.

UN IMPORTANTE CONVEGNO. Veniva organizzato, in Sala dei Notari, in data 7 giugno 2013 un convegno dal titolo “Le Sale Salara e Gotica del Palazzo del Capitano del Popolo. Nodo identitario primario nell’evoluzione della città di Perugia lungo le Mura Etrusche”, al fine di sensibilizzare anche l’opinione pubblica al recupero delle Sale, affinché le stesse potessero essere restituite alla città.

PER I POLITICI E TECNICI DELL’EPOCA erano coinvolti il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, l’assessore regionale Fabrizio Bracco (con delega del Presidente Catiuscia Marini) più tecnici come l’ingegner Franco Becchetti e l’architetto Diego Zurli.

I FONDI. La Fondazione Cassa di Risparmio deliberò per 250.000, euro destinati al recupero e consolidamento delle Sale. La Regione Umbria, con deliberazione di Giunta Regionale n. 1023 del 4.8.2014 , stabiliva un finanziamento per il recupero delle Sale Gotica e Salara per un importo di euro 480.499,40.

Questa fu la partenza… poi venne tutto il resto. A futura, indiscutibile, onestissima memoria. Unicuique suum.

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