rotate-mobile
Attualità

INVIATO CITTADINO Quella rotatoria, inaugurata due volte, ma rimasta orfana e anonima

Che si aspetta a riposizionare le tabelle? La città auspica che la semplicissima operazione venga effettuata al più presto

Quella rotatoria, inaugurata due volte, ma rimasta orfana e anonima da mesi.

Siamo nei pressi della Questura di Perugia. La rotatoria, abbellita dalle sculture “ventose” di Sestilio Burattini, fu opportunamente intestata ai Martiri di via D’Amelio. L’intitolazione voleva meritatamente ricordare il sacrificio del giudice Borsellino e degli agenti della sua scorta - Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli - trucidati dalla mafia il 19 luglio 1992.

L’iniziativa fu presa dall’allora consigliere Carmine Camicia, vice presidente della Commissione toponomastica del Comune di Perugia.

L’intrapresa fa il paio con l’intitolazione, “A tutte le vittime della mafia”, della rotatoria di Elce (all’intersezione tra Via Annibale Vecchi e Viale Orazio Antinori), che si è tenuta sabato 21 aprile 2018.

Una prima inaugurazione della rotatoria, posta all’intersezione tra via del Tabacchificio e via Perari (zona di Pian di Massiano) alla presenza delle massime autorità istituzionali, venne effettuata con tanto di discorsi e corona. Si disse poi che quella cerimonia era stata una semplice “intestazione”, sebbene con scopertura delle tabelle toponomastiche.

Nella mattinata di venerdì 20 aprile 2018 la cerimonia ufficiale di intitolazione ai Martiri di Via d’Amelio. Erano presenti, tra gli altri, il Sindaco Andrea Romizi, l’onorevole Emanuele Prisco, l’assessore Dramane Wagué, nella veste di Presidente della Commissione Toponomastica, e – ancora una volta – il consigliere Carmine Camicia, Vice presidente della medesima commissione, insieme a molte altre autorità e ai rappresentanti delle forze dell’ordine cittadine.

Scrive oggi Carmine Camicia: “Perugia per anni ha sempre evitato di far riflessioni sulla mafia e contestualmente era l’unica città che non aveva onorato le vittime della mafia conosciute in tutto il mondo, ossia Falcone e Borsellino”. 

Aggiunge: “Nel 2015 il sottoscritto, in qualità di consigliere comunale, propose al consiglio  d’intitolare  in Palazzo dei Priori due prestigiose stanze, una a Falcone e Borsellino e l’altra ad Emanuela Loi, la Poliziotta uccisa durante l’attentato al giudice. Il consiglio comunale approvò la proposta”.

Precisazione: “Purtroppo da circa un anno, a seguito di lavori effettuati nei pressi della rotatoria Martiri di via D’Amelio, furono asportate le targhe (tre, una per ogni accesso)”.

In cauda venenum: “Nonostante i lavori siano finiti da circa 6 mesi, quelle tabelle non sono state più rimesse. Quelle targhe rappresentavano una Perugia che omaggiava quanti avevano sacrificato la vita per garantire la giustizia, la sicurezza e soprattutto la libertà”.

L’auspicio: “Si auspica che, quanto prima, le targhe rimosse siano rimesse al loro posto. Perché, diversamente, questa loro rimozione indicherebbe una mancanza di rispetto alla città e alla storia che oggi rappresenta quella rotatoria”.

La città auspica che la semplicissima operazione venga effettuata al più presto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

INVIATO CITTADINO Quella rotatoria, inaugurata due volte, ma rimasta orfana e anonima

PerugiaToday è in caricamento