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Quando il cittadino responsabile merita l’encomio. Il dietro le quinte del riconoscimento del Questore a Gianluca Papalini

L'Inviato Cittadino racconta i retroscena che hanno portato al premio del Defensor Civitatis e degli agenti che hanno compiuto l'arresto di uno squilibrato in centro storico

Quando il cittadino responsabile merita l’encomio. Riconoscimento (da noi propiziato) da parte del Questore Mario Finocchiaro a Gianluca Papalini, cittadino responsabile.

Il defensor civitatis. Lo dicevamo da tempo e ne avevamo addirittura coniato l’eteronimo scherzoso: “Defensor civitatis”, lo stesso appellativo di Ercolano, vescovo combattente.

Papalini la sua battaglia la conduce da sempre, come residente dell’acropoli e in veste di cittadino amante della Vetusta. Intervenendo, suggerendo, proponendo e, in certi casi, segnalando la strada per migliorare la vivibilità di questa nostra amata Perugia.

L’antefatto. La sua ultima performance è avvenuta il 28 settembre, quando ha dato concretamente una mano a due poliziotti che avevano inseguito e raggiunto un personaggio poco raccomandabile in quel della Conca: per la precisione lungo il budello dell’acquedotto. Quel tipo sragionava, provocava, resisteva alle parole concilianti dei due agenti di polizia che cercavano di calmarlo. Intanto Papalini aveva rimediato una bottiglia d’acqua che gli agenti hanno offerto e proteso verso lo straniero. Un diversivo per bloccarlo. Mentre lo placcavano ed erano in procinto di fargli scattare le manette ai polsi, l’arrestando ha sferrato un colpo di coda utilizzando una bomboletta urticante.

Quando i due poliziotti sono stati raggiunti da getti di spray al peperoncino (che li avevano temporaneamente accecati), Gianluca si è premurato di bussare alla porta di studenti Erasmus per ottenere dell’acqua e poi anche del sapone per alleviare il disagio e la pena di quella temporanea cecità.

È da aggiungere che il defensor ci dà conto, in diretta telefonica, del succedersi degli eventi che Perugia Today è la prima a pubblicare.

Il retroscena dell’encomio. E veniamo al giorno di San Michele, Festa del patrono della Polizia. Grande afflusso di gente e operatori al Tempietto, con arrivo delle autorità. Sulla porta del Tempio, l’Inviato Cittadino si rivolge al Questore indicandogli e presentandogli Papalini e butta lì garbatamente la proposta di un riconoscimento per i due agenti e per lo stesso Gianluca.

Intanto c’era stato un dialogo fra chi scrive, Papalini e l’agente Fabrizio Lorenzetti. L’altro poliziotto protagonista dell’azione è in tribunale per la direttissima a carico dello straniero. Da citare, peraltro, che l’agente Lorenzetti non è nuovo ad atti di coraggio encomiabili: nella stessa mattinata, ha ricevuto una menzione speciale per un’operazione condotta nel ternano. Dunque, uno abituato a compiere il proprio dovere, fino in fondo e senza risparmiarsi.

Conosciamo la consorte e la bambina dell’agente che si intrattiene amabilmente con noi. Usa parole di grande civiltà e ringrazia Papalini. “Se non ci fosse stato lui, non so come sarebbe finita: ci ha dato un aiuto grande, dimostrando sprezzo del pericolo e spirito civico”.

Non a caso, la motivazione del riconoscimento, tributatogli in Questura, parla di “collaborazione prontamente, coraggiosamente e spontaneamente prestata, con encomiabile senso civico, al personale delle volanti della questura di Perugia in occasione di un intervento, il 28 settembre 2019, in questo centro storico, nei confronti di un soggetto autore di comportamenti aggressivi e violenti contro gli operatori di polizia”.

Parole motivate e condivise da chi scrive. Noi ci siamo attenuti correttamente all’etica e all’impegno assunto: quello di attendere il comunicato della Questura e non divulgare la notizia né lo scatto. Cosa che adesso ci sentiamo autorizzati a fare.

La foto ricordo come vecchi amici. Ora ci piace però svelare il dietro le quinte e proporre uno degli scatti effettuati davanti al Tempio con Fabrizio Lorenzetti e Gianluca Papalini. Decisamente una notizia che siamo orgogliosi di dare e che ci piace riproporre, dopo la pubblicazione del comunicato e delle foto della Questura.

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