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Villa Redenta, 2 milioni di euro per un polo strategico per turismo e cultura

Redatto dalla Provincia di Perugia, potrebbe giovare dei fondi Pnrr

Due milioni di euro per Villa Redenta. È la richiesta di finanziamento per il progetto di completa ristrutturazione e funzionalizzazione del complesso, presentato dalla Provincia di Perugia, nell’ambito del Pnrr.

Il progetto, elaborato dal Servizio pianificazione territoriale, ambientale e patrimonio, di cui è dirigente l’ingegner Stefano Torrini, prende in considerazione il parco con i relativi manufatti restituendo al complesso il pieno ruolo di presidio sociale e relazionale per la cittadinanza e di centro culturale, didattico e improntato al benessere della persona nei contesti regionale, nazionale e internazionale.

In sostanza “si vogliono elevare gli standard di accoglienza, sicurezza e accessibilità per tutti; l’offerta culturale e sociale sia per i turisti che per i cittadini; lo standard delle funzioni ecosistemiche e potenziare i livelli di biodiversità del sito; il livello di conoscenza, sensibilizzazione e consapevolezza della comunità delle valenze ambientali, ecologiche e paesaggistiche del complesso di Villa Redenta”.

Le caratteristiche del progetto

“Valorizzare il patrimonio della Provincia di Perugia grazie al Pnrr è un’opportunità irripetibile che i nostri uffici hanno saputo cogliere improntando progetti di grande valore sociale, culturale ed economico. Per quanto riguarda Villa Redenta, l’obiettivo primario – spiegano il vicepresidente della Provincia Cristian Betti e la consigliera delegata al patrimonio Letizia Michelini – è di raggiungere la piena accessibilità del complesso di Villa Redenta, da sempre considerato il ‘parco della città’, elevando gli standard di accoglienza e sicurezza. Ci sono inoltre gli obiettivi, in forma integrata con il Comune di Spoleto e altri soggetti pubblici e privati, per accrescere l’offerta culturale e turistica. Infatti il partenariato pubblico con il Comune di Spoleto avviene sia direttamente con l’Ente, che attraverso la Fondazione Scuola Alta Cucina, costituita proprio dai due Enti per la valorizzazione della Villa. Inoltre a Spoleto è presente l’Istituto Statale Alberghiero G. De Carolis che diventa un ulteriore partner pubblico per la costituzione di una centralità regionale per la valorizzazione, anche in versione enogastronomica, dei prodotti locali. La Provincia – concludono Betti e Michelini -, direttamente o per il tramite della Fondazione, dovrà poi procedere all’individuazione dei partner privati, attraverso forme ad evidenza pubblica, per la gestione del parco, della villa, dell’ostello e delle sale, attività che attualmente sono svolte in forma diretta o tramite soggetti terzi con contratti in scadenza. Gli istituti scolastici, l’Università di Perugia le associazioni e gli operatori turistici locali sono individuati come partner potenziali per lo sviluppo dei servizi previsti e per il potenziamento della fruizione della villa”.

In sostanza gli obiettivi, visti in forma integrata, intendono implementare l’offerta culturale attraverso la valorizzazione delle unicità botaniche, naturalistiche e architettoniche di cui si compone il parco, ponendo il complesso di Villa Redenta come polo strategico dell’offerta turistica legata alla cultura e alla natura, dove la presenza di manifestazioni di livello internazionale come lo Spoleto Festival dei Due Mondi, il Teatro Lirico Sperimentale e la Spoleto-Norcia in MTB rappresentano eccellenze di attrattività e crescita per il benessere delle comunità di livello internazionale. Il polo di Villa Redenta, potrebbe assumere un ruolo strategico per l’accoglienza e la permanenza dei tanti fruitori di dette manifestazioni. In questo senso tale obiettivo potrebbe integrare le filiere turistiche della natura e della cultura, data la stretta connessione di Spoleto con la Valnerina, dello sport e benessere all’aria aperta, dello spettacolo, della musica e del teatro, potendo offrire in tal senso spazi per iniziative culturali all’aperto, iniziative di marketing territoriale legate alle eccellenze enogastronomiche del territorio, scuola di alta formazione nel campo turistico-ricettivo e della ristorazione, spazi e luoghi per il benessere psico-fisico basati sull’uso terapeutico del “verde” ad integrazione delle iniziative sia turistiche che per il tempo libero della comunità locale esistenti nel territorio.

Il Parco di Villa Redenta è strettamente connesso alla Villa che nel tempo è stata oggetto di interventi di valorizzazione e riuso (centro accoglienza turistica, Sala Monterosso). Con il progetto di rigenerazione del parco si intende promuovere anche la valenza turistico-ricettiva del complesso nel suo insieme auspicando di implementare l’attuale numero dei visitatori a scopo turistico e congressuale.

Solo sul piano della ricettività, si sono registrate circa 8.000 presenze per gli anni 2018, 2019 e 2021, la maggior parte di cui studenti che hanno aderito ai progetti Europei Erasmus+ che rappresentano circa l’80% dell’utenza. La disponibilità attuale dei posti letto è di 48 posti di cui 22 garantiti dalla frateria e 26 dalla scuderia. Per quanto concerne la sala Monterosso, al netto del periodo da aprile a fine settembre, in cui viene utilizzata dal Teatro Lirico Sperimentale, viene mediamente concessa per circa 30 giorni l’anno, nei mesi invernali

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