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Processionaria, l'allerta degli esperti: "Eliminate subito i nidi, ecco come fare"

Le operazioni vanno fatte al più presto, prima della nascita di nuove larve. Avvisare i Comuni nel caso in cui si avvistino i bozzoli nei parchi pubblici

Il mese di febbraio è quello giusto per iniziare la prevenzione contro le processionarie per evitare pericoli per i bambini e per gli animali. Quest’anno, infatti, anche a causa dell’estate particolarmente calda, molti pini e cedri risultato infestati dai nidi di questo fastidioso insetto e questo è il momento per rimuoverli prima che l’arrivo della primavera faccia schiudere le larve.

I nidi vanno rimossi mediante il taglio del ramo sul quale si è sviluppato il bozzolo e metterlo in un contenitore con acqua; dopo una settimana si può interrare tutto il contenuto in buche profonde e lontano dalla portata delle persone. Nel caso il nido sia molto alto affidare il lavoro ad una ditta vivaistica che può operare con apparecchiature per il lavoro in quota. 

Durante le operazioni di cattura e rimozione indossare occhiali e mascherina antipolvere. Non bisogna, inoltre, dare mai fuoco ai nidi, perché, oltre al rischio di ustioni, attraverso l’emissione dei fumi si disperdono le setole urticanti, che possono essere inalate o venire a contatto con la pelle provocando gravi danni.

Nel caso si dovessero riscontrare nidi di processionaria nei parchi pubblici, si chiede di avvisare l'ufficio ambiente dei rispettivi Comuni che provvederà alla loro rimozione. 

Tutte le informazioni sono contenute nell'opuscolo “Processionaria del Pino – Modalità di controllo a tutela della salute” prodotto da Regione Umbria, Giunta Regionale, Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con Usl Umbria1 e Usl Umbria2 e sono consultabili sul sito Podis, portale disinfestazione, della Usl Umbria 1 all’indirizzo www.portaledisinfestazione.org e alla pagina Facebook Portale Disinfestazione.

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