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Primo maggio, il monito del presidente della Provincia di Perugia: "Lavoro bene irrinunciabile"

Bacchetta: "La nostra comunità è capace e caparbia, ce la faremo anche questa volta"

"Quello del 2020 sarà ricordato come un primo maggio particolare e insolito, non per questo meno denso di significato, anzi. Il Coronavirus ha reso infatti il tema del lavoro ancora più stringente e preoccupante". Comincia così il messaggio del presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta alla vigilia del primo maggio: "Anche per questo - prosegue - , nel massimo rispetto delle regole imposte dalla pandemia, dobbiamo partecipare alle tante iniziative commemorative, che si svolgeranno sui social, dai balconi e dalle finestre. Questa giornata importantissima ci richiama all’articolo 1 della Costituzione che fonda il primo valore della nostra Repubblica sul lavoro".

Ancora il presidente della Provincia e sindaco di Città di Castello: "Lavoro è dignità, garanzia del domani, stabilità per le famiglie e la società - sottolinea Bacchetta - . Ben conosciamo, vivendo appieno le nostre comunità, le difficoltà economiche e sociali alle quali come istituzioni cerchiamo di dare risposte immediate, ma che necessitano di un progetto nuovo e duraturo per garantire negli anni a venire progresso e benessere".

Poi un passaggio sul coronavirus. Perché questo sarà un Primo Maggio in quarantena: "La comunità provinciale si è distinta per senso del dovere e di responsabilità in questo drammatico frangente, la nostra gente è tenace, caparbia, pronta a fronteggiare le più grandi difficoltà. Penso ai terremoti e alle calamità naturali che a varie riprese hanno spesso stravolto il nostro territorio, ma non hanno mai spezzato l’orgoglio e la forza di riprenderci. So che lo faremo anche questa volta, tutti insieme, tutti uniti nel desiderio di uscire dalla crisi che oggi ci attanaglia. Raccomandando a tutti di attenersi scrupolosamente alle disposizioni vigenti a tutela della salute pubblica, invio i più sentiti auguri di buon 1 maggio con la speranza di poter tornare dal prossimo anno nelle piazze, nei concerti commemorativi, nei luoghi di aggregazione per esaltare il lavoro come bene prezioso e irrinunciabile".

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