San Matteo degli Armeni. Perugia onora la memoria di Franco Piazzoli
Partecipazione massiccia alla presentazione del suo libro postumo “Có sti canti e có sti soni” (Morlacchi editore)
San Matteo degli Armeni. Perugia onora la memoria di Franco Piazzoli. Partecipazione massiccia alla presentazione del suo libro postumo “Có sti canti e có sti soni” (Morlacchi editore).
C’era tutto il Borgo d’Oro, i vicini del Vicolo Lungo (via Lupattelli), gli amici del corso e del teatro, i soci di Vivi il Borgo, colleghi di lavoro. E, naturalmente, tutti i parenti di ogni età. A rendere un commosso omaggio al Bartoccio del Terzo Millennio, come l’Inviato Cittadino ha definito la figura di Franco.
Un libro irrituale e irridente, denso di riferimenti ironici e puntuti alla politica locale e nazionale, declinata per nome e cognome, come era solito fare il personaggio. Senza peli sulla lingua né furbesche convenienze.
In questo libro postumo, curato con affettuosa cura da Sandro Allegrini, c’è tutto Piazzoli con amori e disamori, da soggetto pensante che va sul pesante, morale ma non moralista, colto e insieme popolare. Un uomo “contro” l’ipocrisia e il perbenismo supponente.
Lo ha sottolineato l’Assessore Leonardo Varasano, in presentazione e con una colta prefazione nel libro, dal titolo eloquente “Un ironia dolcemente graffiante”.
Letture degli attori Leandro Corbucci e Gian Franco Zampetti che tante volte recitarono con Franco nelle commedie di Artemio Giovagnoni, alla mai troppo rimpianta Turrenetta e al Piccolo Teatro San Martino di via Cotani.
Un pomeriggio emotivamente ricco, ma senza piagnistei. Come di certo Franco avrebbe voluto.