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INVIATO CITTADINO Piazza Maria Montessori, intestazione meritatissima. Ma la scultura merita un concorso d'idee

Un’intestazione meritatissima quella di una piazza a Maria Montessori, amica di Perugia

Un’intestazione meritatissima quella di una piazza a Maria Montessori, amica di Perugia. Un comunicato del Comune di Perugia ci informa dell’eccellente decisione, assunta dalla Commissione Toponomastica.

Si dice che “nell’area del centro storico, la piazza adiacente la scalinata del Carmine, sita tra via della Viola e via dell’Asilo, sarà dedicata alla memoria di Maria Montessori”.

Decisione che chiama in causa via dell’Asilo (‘asilo’ come scuola dell’infanzia Santa Croce) e la sottostante via Abruzzo, sede del Centro Internazionale Montessori. Siamo poco sopra via Imbriani, che non viene nominata, mentre è esattamente a confine della piazzetta di nuova intestazione. Insomma, non si vede bene cosa c’entri via della Viola. Perché, se non abbiamo capito male, la spiegazione è platealmente sbagliata, tale da mettere su una pista errata. Insomma: comunicato da rifare.

Per la verità, la piazzetta – a quanto mi risulta – è facente parte della competenza di via del Carmine che si dipana a scendere da piazzetta del Duca, passando davanti al cinema Post-Mod. E, sempre se non vado errato, ne segue la numerazione dei civici.

Ricordo che all’ingresso, oggi protetto da un cancelletto di ferro (foto), c’era un tempo la sartoria di Luciano, nipote e allievo del celebre Tommaso Mencaroni di via Cartolari, a lato di quello che oggi si chiama popolarmente “Slargo Paolo Vinti”. E che in questa piazzetta, in epoca ante covid, si sono fatte proiezioni da parte del Post Mod sotto le stelle.

Una precisazione importante attiene all’opera che dovrà impreziosire il centro di quella piazzetta.

Il comunicato recita: “Al centro della piazza sorgerà il monumento per ricordare l’educatrice e pedagogista”.

Non si scende in particolari. Ma dovrà certamente trattarsi di un’opera di carattere figurativo, che rappresenti le sembianze della nota pedagogista. Diversamente, se si pensasse a qualcosa di non figurativo, saremmo all’assurdo.

Ci si chiede se sia già stato individuato l’artista cui verrà affidato il lavoro. Personalmente non lo credo. Anche perché, in questo caso, si sarebbero valicate le competenze. La soluzione più logica è quella di bandire un concorso di idee e far vincere il progetto più consono rispetto alle finalità proposte. Si dice che l’opera verrà donata dai Montessoriani. Ed è apprezzabile. Ma la cosa da chiarire è il fatto che l’opera dovrà essere vagliata e approvata. E soprattutto congrua. Altrimenti, anziché rendere onore alla Montessori, le faremmo un torto.

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