Via Maestà delle Volte. Questione di giorni. Le targhe odonomastiche sono pronte e verranno rimontate a breve
Via Maestà delle Volte. Questione di giorni. Le targhe toponomastiche sono pronte. Verranno rimontate all’imbocco superiore e inferiore di piazza Cavallotti e sul palazzo vescovile.
Condotta a buon fine la battaglia, sollecitata da queste colonne [Come, con un colpo di mano, Via Maestà delle Volte diventò Via delle Volte (perugiatoday.it)], per riportare alla corretta denominazione di via Maestà delle Volte. Antico rimbocco cittadino che – con un colpo di mano e in completa assenza di delibere – era divenuta via delle Volte.
Laicizzazione forzata, posizione ideologica indegna e superficiale.
Per chi non conosca la storia di questo malfamato e buio rimbocco. Ricordo che, in epoca medievale, il Comune di Perugia, d’intesa col vescovo, volle far realizzare l’immagine della Vergine per dissuadere prostitute e tagliagole dall’esercitare i loro turpi commerci. La chiamarono Madonnina della Dissuasione. In aggiunta, illuminarono la zona con una lampada a olio. Lo racconta lo storico perugino Luigi Bonazzi (in “Storia di Perugia dalle origini al 1860”, vol. I, p. 283).
Ora la sinopia (bozzetto, studio preparatorio) è visibile dentro il negozio Niba, insieme agli affreschi del Pomarancio. Il distacco dell’affresco sta in vescovado.
Al posto di quella icona, nel secondo dopoguerra, il ceramista faentino Germano Belletti realizzò la Maestà ceramica con Madonna in trono e santi Costanzo ed Ercolano. Gliela avevano commissionata i ceramisti perugini per ringraziare la Vergine dall’aver salvato Perugia dai bombardamenti (anche se poco sotto, in via Fratti, ve ne fu uno sanguinoso).
Ora, chiarite le posizioni [Quella denominazione fasulla verrà cancellata. Via Maestà delle Volte non ha mai cambiato nome… malgrado la scritta (perugiatoday.it)] quella via tornerà alla denominazione originaria. Lo hanno voluto – su nostra sollecitazione – il consigliere e vice presidente della Commissione Toponomastica Paolo Befani, d’intesa con la presidente Edi Cicchi, l’Assessore alla Cultura Leonardo Varasano e il sindaco Andrea Romizi. Con la benedizione del cardinale Gualtiero Bassetti, informato dall’Inviato Cittadino.
Quella targa e la strada che contrassegna saranno, per così dire, “riconsacrate” con preghiere e acqua benedetta. Come vuole la tradizione.
Si tratta di aspettare qualche giorno e le cose torneranno al loro posto. Omnia pro bono.