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Richiedenti asilo, la denuncia: "Da giorni in attesa seduti su un prato davanti alla questura in attesa delle pratiche"

Il presidente Petruzzi: "Nonostante lo sforzo degli uffici, la situazione per 10 pakistani e 2 egiziani è insostenibile"

Seduti nel prato dell'aiuola spartitraffico di fronte all'ingresso della questura, ad aspettare il proprio turno. Anche questa mattina, denuncia Federconsumatori, come da vario tempo, una "situazione di disagio incredibile".

"Molti richiedenti asilo - spiega il presidente dell'associazione Alessandro Pretuzzi - aspettano per giorni nell'unico posto possibile.cioè sul prato e in cerca di un po di ombra sotto un albero visto che non ci posti per ospitarli all'interno".

"O meglio - precisa - i posti ci sarebbero ma ha quanto pare, prima ai migranti provenienti dagli sbarchi e probabilmente agli ucraini (strana gara di sofferenza), quindi chi arriva via terra e costretto a giorni e giorni di attesa all'aperto prima di poter formalizzare la richiesta di protezione. Sì perchè se non ha nessuno che ti dà ospitalità non puoi neppure chiedere la protezione".

"Nonostante il lodevole impegno del personale della questura di Perugia - spiega ancora Petruzzi - è la situazione di 10 pakistani, ma anche di due egiziani divenuti maggiorenni pochi giorni fa e in attesa che qualcuno si occupi della loro sorte. E' vero che c'è una guerra a noi vicina,ma le guerre silenziate sono in molte altre parti del mondo con aumentate e indicibili sofferenze.

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