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Pnrr, i progetti che cambieranno il volto di Perugia. Il sindaco Romizi: "Sarà nuovo anche il modo vivere la città"

Per il capoluogo di regione previsti 145 milioni di euro. La presidente Tesei: "Opportunità per cambiare la rotta di tutta l'Umbria"

La portata dei fondi del Pnrr, l'eccezionalità del contributo è nei numeri che il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha ricordato nel corso dell'incontro alla sala dei Notari, a cui ha preso parte il ministro delle Infrastrutture e della mobilità alternativa, Enrico Giovannini, tappa umbra del tour nazionale di "Italiadomani" “L’importo degli investimenti previsto nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Perugia per il 2022 ammonta a 227 milioni, cinque volte tanto rispetto ai piani degli ultimi sette anni e dieci volte tanto rispetto a quelli precedenti”. Tutte risorse “destinate a cambiare il volto della nostra città e, soprattutto, il nostro modo di viverla”. Romizi ha poi tracciato un quadro delle principali progettualità già finanziate dal Pnrr che, al momento, per Perugia si misura in 145 milioni di euro. 
Una parte cospicua delle risorse consentirà di dare attuazione al Piano urbano della mobilità sostenibile, approvato, tra i primi in Italia, nel 2019. Su questo fronte, 87 milioni, cui si aggiungeranno 5 milioni cofinanziati tra Comune e Regione, sono destinati alla realizzazione di una linea (Castel del Piano-
Fontivegge) di Bus Rapid Transit: un percorso di 13,5 chilometri, in parte su corsie riservate, che toccherà importanti poli di interesse comunale e regionale (ospedale, sedi universitarie, stazione ferroviaria, minimetrò, zone industriali e commerciali, stabilimento della Perugina). Si prevede di impiegare bus
elettrici snodati a elevata capacità di trasporto. 
Di quasi 8,5 milioni è poi il finanziamento per l’acquisto di nuovi mezzi di cui tre elettrici e per la realizzazione delle relative infrastrutture di ricarica. “I fondi Pnrr – ha ricordato il sindaco - completano quelli a valere sul Piano nazionale strategico della mobilità sostenibile, che ha già destinato a Perugia oltre 16 milioni per l’acquisto di bus elettrici. Così potranno diventare realtà le navette a servizio del centro storico e ulteriori bus ad alta capacità utilizzabili nelle linee Brt, come previsto nel Pums”.
Di 2,6 milioni è il finanziamento per la realizzazione di 10 chilometri di piste ciclabili urbane e metropolitane di collegamento tra i nodi ferroviari o metropolitani e le sedi universitarie presenti nel territorio. Risorse, queste, che si aggiungono agli altri importanti finanziamenti statali e regionali con i quali, sempre
in attuazione del Pums, “si è inteso dare un forte impulso alla diffusione della mobilità attiva pedonale e ciclistica: circa ulteriori 8 milioni previsti nel nostro programma triennale delle opere pubbliche”.
Con fondi del Pnrr (29 milioni), sono stati finanziati anche due progetti nell’ambito del Programmi Innovativo per la Qualità dell’Abitare (Pinqua), grazie ai quali “un’ampia area dismessa di Ponte San Giovanni si trasformerà in un eco-quartiere, dando corpo a un modello dell’abitare proprio di una città
intelligente, inclusiva e sostenibile”.
Finanziato per 10 milioni anche il piano che riguarda l’asta del Tevere, destinato a incidere sui centri che si affacciano sul fiume, con interventi volti alla manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione di aree e di strutture edilizie esistenti, quali gli antichi mulini, con lo scopo di ridurre i fenomeni di degrado sociale, accrescere servizi sociali e culturali, educativi e didattici e promuovere attività sportive. 
“Non possiamo poi trascurare gli altri importanti attori pubblici e privati del territorio che stanno lavorando sulle missioni e sugli obiettivi
trasversali del Pnrr, con sicuro beneficio per la nostra città - ha aggiunto il sindaco - Tra questi l’Università degli Studi di Perugia, con la quale sinergicamente collaboriamo in molti ambiti, e la Regione Umbria, che ringrazio oltre che per l’opera di coordinamento e il supporto offerto ai Comuni umbri nelle diverse programmazioni, per l’impegno direttamente profuso in ambiti strategici come Fcu, Orte-Falconara, stazione di Collestrada, riorganizzazione della sanità territoriale, soprattutto nella determinazione di superare ataviche criticità infrastrutturali, per le quali anche in questa sede chiediamo attenzione e impegno da parte del Governo. Tra queste, il tema dell’alta velocità è il tema dell’Umbria”.

"Il Pnrr rappresenta, come abbiamo più volte sottolineato, una grande opportunità per invertire la rotta che, per anni, ha visto la nostra regione in sofferenza, e costruire un’Umbria all’avanguardia in termini di mobilità, sviluppo, lavoro, occupazione
per i giovani e per le donne". Così sintetizza la crucialità del momento la presidente della Regione Umbria, Donatell Tesei. "Un’opportunità – ha continuato - che noi abbiamo cercato di cogliere sin dall’inizio, che si sta concretizzando e si realizzerà nel tempo, grazie a un lavoro straordinario fatto di progetti validi e interlocuzione continue e costanti con i ministeri interessati”.
Secondo la presidente, “l’occasione è quella di poter far crescere l’economia in maniera sostenibile e rendere l’Umbria una terra attrattiva, collegata con il mondo in maniera materiale e virtuale, dove fare impresa, lavorare, formarsi e creare una famiglia. Il nostro lavoro in merito al Pnrr ora sta procedendo su
un doppio binario: da un lato l’attuazione degli interventi finanziati e dall’altro la prosecuzione del lavoro negoziale e di partecipazione ai bandi su progettualità coerenti con il Pnrr regionale”.
 

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