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Musica tecno e bellezze sotterranee di Perugia: ecco il nuovo Dj-Set sui tesori nascosti. "Non è stato facile raggiungere certi luoghi"

Ecco i luoghi storici: prima l'eredita etrusca e poi quella romana fino ad arrivare alle cisterne medioevali

Dopo la prima esperienza in superficie, con il primo Dj-set dedicato alla città di Perugia realizzato da Piazza IV Novembre, il disc-jockey perugino Luca Belladonna ha deciso di raddoppiare, regalando alla sua città un’altra produzione a ritmo di musica, con l’obiettivo di avvicinare soprattutto i più giovani alla Perugia sotterranea attraverso le proprie produzioni artistiche nelle location più suggestive. Si chiama Dj-set “Perugia Underground” la nuova sfida di Belladonna, una sorta di documentario musicale in cui la musica contemporanea “house” si coniuga con le meraviglie cittadine di epoca etrusca prima e romana poi, senza dimenticare i palcoscenici medievali. 

Il progetto, che ha ottenuto per la sua mission il patrocinio della Provincia e del Comune di Perugia, consente tramite il documentario di scoprire i segreti di: Cunicolo Della Postierla - Cunicolo Di Braccio - Pozzo Fontana Maggiore - Pozzo Etrusco - Cisterna Della Sapienza Vecchia (Pozzo Onaosi) - Rocca Paolina - Cerp - Conservoni Montepacciano - Complesso Monumentale Di San Manno - Ipogeo Dei Volumni - Tomba Cai-Cutu - Perugia Sotterranea Isola San Lorenzo

Il progetto “Perugia Underground” è stato presentato nel pomeriggio al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria (Manu) alla presenza, oltre che del dj
Belladonna, della direttrice del M.A.N.U Mariangela Turchetti, del sindaco di Perugia Andrea Romizi, dell’assessore comunale alla cultura Leonardo Varasano, dell’assessore alla Sicurezza Luca Merli e dei consiglieri comunali Francesco Vignaroli e Lorenzo Mattioni. I luoghi inseriti nel documentario sono solo in parte conosciuti dal pubblico, dai turisti e dai cittadini, visto che alcuni di essi sono inaccessibili perché privati o sottoposti a vincolo; questo è il mondo sommerso che Belladonna ha voluto mostrare a tutti grazie ad una inedita ed emozionante miscela di sonorità, bellezze artistiche e architettoniche, con immagini
mozzafiato. La direttrice del Manu Maria Angela Turchetti ha sottolineato che questa era una sfida che non si poteva non cogliere, perché per un archeologo il sottosuolo rappresenta il massimo. Per ciò ben venga questo mix di musica, storia ed arte perché tali componenti sono intrise di passione.

“Luca Belladonna ed il suo staff – ha commentato il sindaco Andrea Romizi – hanno riacceso i riflettori su una dimensione, la Perugia sotterranea, parallela alla Perugia che viviamo e che va riscoperta e fatta conoscere soprattutto ai più giovani. Questo docu-film è un modo straordinario per riscoprire la storia e riappropriarci dei nostri luoghi, perché la musica dà l’idea che la pietra possa rianimarsi e far battere il cuore della città”.

L’assessore alla sicurezza Luca Merli ha ringraziato Belladonna ed ha spiegato che dopo il complicato lavoro del primo dj set, in pieno covid, altrettanto complesso è stato il secondo atto, perché ha riguardato luoghi di non facile accesso.“Si tratta di un modo assolutamente originale – spiega Luca Belladonna - di far conoscere ai più il sottosuolo della città, consentendo oltretutto ai più giovani, di rafforzare in qualche modo la propria identità a livello di origini e cultura. Facciamo vedere la storia di Perugia a ritmo di generi musicali che accompagnano i loro tempi per trasportarli in quelli passati”.

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