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INVIATO CITTADINO Italia Nostra rilancia: "La soluzione è il tram-treno"

Non gomma, ma ferro. La soluzione a tanti problemi di trasportistica urbana ed extraurbana sta nel Tram-Treno. Parola di Luigi Fressoia, presidente di Italia Nostra Perugia

Non gomma, ma ferro. La soluzione a tanti problemi di trasportistica urbana ed extraurbana sta nel Tram-Treno. Parola di Luigi Fressoia, presidente di Italia Nostra Perugia.

Sembra che, invece, Perugia sia proiettata verso la soluzione Metrobus, ti risulta?

“Purtroppo anche Perugia sembra essersi allineata sulle posizioni delle lobby della gomma. Ed è una posizione sbagliata”.

Quale la soluzione migliore?

“Prima di tutto è indispensabile adottare sistemi che evitino "rotture di carico".

Ossia?

“Costringere il viaggiatore a scendere, e cambiare mezzo per raggiungere la destinazione, abbatte l’appetibilità del mezzo pubblico, per le inevitabili attese delle coincidenze, che comportano nervosismo e disagio”.

A Perugia abbiamo un mix di bus, ferrovie locali, Minimetrò, può funzionare?

“No, così non va. La soluzione sta dell’individuare come architrave un sistema unico: e questo è il Tram-Treno; di questo gli altri sistemi devono farsi tributari, ovvero portandovi utenza dalle zone non toccate dai binari del TramTreno”.

Che significa?

“Utilizzare le ferrovie esistenti (che non sono poche: quella verso Umbertide, verso Spoleto verso Todi, verso il Trasimeno e da Ponte San Giovanni a S. Anna), in chiave metropolitana e perfezionate da prolunga dei binari tramviari nei viali cittadini. Salire nelle varie città umbre dotate di ferrovia, nelle frazioni e nei quartieri, raggiungere ogni versante della vasta conurbazione, però sempre passando da Ponte S. Giovanni, S. Anna, Partigiani, Pellini, Conca, Fontivegge, Silvestrini, etc. e viceversa. Tutto ciò, sempre restando comodamente seduti nella metro”.

Quali i vantaggi del Tram-treno rispetto al Metrobus?

“Il Metrobus da Capanne a Fontivegge è un bus che per quattro/quinti viaggia insieme al traffico sulla Pievaiola e Settevalli e altre vie, quindi rimanendone impigliato. Soprattutto è un sistema che impone cambio di mezzo a Fontivegge per le varie ulteriori destinazioni. Se invece Castel del Piano fosse raggiunta da binari dello stesso sistema TramTreno, l’utente raggiungerebbe il Centro ma anche Assisi, Sansepolcro, Terni, etc senza mai cambiare. Il TramTreno, come si vede, unisce in unico servizio le ferrovie esistenti con aggiunta di binari tramviari da S. Anna a Fontivegge, passando per la circonvallazione storica, già dotata di varie scale mobili dirette all'Acropoli”.

Rino Fruttini ha chiesto se S. Anna dovrebbe essere terminal di questo sistema.

“S. Anna non deve essere terminal, bensì stazione passante del sistema metropolitano descritto”.

Ci vuoi ripetere il percorso fattibile per il movimento in città?

“Da S. Anna i metrò provenienti da Ponte San Giovanni proseguono, a binario unico o doppio a seconda dei singoli punti, su Piazzale Bellucci, Via Fiume, Largo Cacciatori delle Alpi, Piazza Partigiani (scale mobili), via Fiorenzo di Lorenzo, Piazzale Pellini (scale mobili), Viale Antinori, Porta Conca (zona universitaria), viale Ruggero D'Andreotto, Via Angeloni.”.

E Fontivegge?

“A Fontivegge, reimmissione dei metrò nella ferrovia dello Stato, prosecuzione con lo stesso mezzo su Ingegneria, Curi, Capitini, Silvestrini, Perugina, Ellera, Terontola capolinea; e viceversa fino a Ponte San Giovanni quindi i Ponti (Umbertide, San Sepolcro), quindi Assisi, Foligno, Spoleto; quindi Todi Terni, ma sempre passando per il Centro e senza mai cambiare”.

È il sistema TramTreno, ragazzi. Proposto da Alessio Trecchiodi e Luigi Fressoia che sono andati a vederli ben funzionare a Karlsruhe, a Basilea, a Mulhoue, a Cheminitz, a Kassel, a Lione, a Nordhousen. Ma, non di meno, esempi positivi vengono da città come Bergamo e Firenze che con binari tram sui viali ha sostituito il traffico con una bellissima riqualificazione urbana. Sistema metropolitano su ferro raccomandato da UE e dal buon senso.

Come però combinare sulla circonvallazione il TramTreno col traffico?

"Sulla circonvallazione il traffico deve ridursi dell'80%, spostando a valle le direttrici di traffico tese a scavalcare il Centro".

Come fa il Tram-Treno ad usare le ferrovie dello stato?

"Seguendo le normative europee sulla interoperabilità dei vari sistemi, prevista per brevi tratte come le nostre".

Ce la farete a convincere chi di dovere?

"Difficile; il sistema politico-affaristico in Italia non accetta interferenze, sceglie opere per i suoi equilibri interni, non per il bene comune. Come del resto fu per il Minimetrò".

Dunque, non c’è speranza? Ma non si diceva “Spes ultima dea”? Le lobby e gli intrighi politica-economia sono proprio invincibili? Perugia è sorda ai richiami del buon senso? Vogliamo continuare a sperare che si possano operare scelte efficaci e consapevoli.

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