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Martedì, 16 Aprile 2024
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Festival Encuentro, Marco Travaglio riempie la Sala dei Notari con la presentazione del suo libro "Scemi di guerra"

Pubblico entusiasta, non è mancato un fuori programma curioso: scontro verbale con un partecipante dell'evento

Il cielo di Perugia mercoledì sera è stato plumbeo e umido. La pioggia scendeva a intermittenza e uscire da casa non era fra le migliori opzioni, al contrario. I cittadini hanno però deciso di affrontare il tempo incerto per recarsi ad ascoltare il giornalista Marco Travaglio ospite di Ecuentro, il festival delle letterature in lingua spagnola alla sua decima edizione. 

Il direttore de Il Fatto Quotidiano ha aperto la manifestazione del 2023, in una Sala dei Notari gremita di gente, presentando il suo libro “Scemi di guerra”, un’analisi dettagliata riguardo il conflitto russo ucraino. Un tema caldo che come effettivamente successo mercoledì sera rischia di incendiare gli animi dei più. 

Sala dei Notari-2Travaglio, seduto a gambe accavallate sulla sua poltrona come un vate dagli occhi azzurri, ha parlato delle incoerenze della politica e della stampa italiana rispetto la guerra in Ucraina. Il titolo della sua opera è esplicativa del contenuto “La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax”, un diario dei drammatici eventi dell'Europa dell’Est mentre in Italia “la politica e il giornalismo danno il peggio di sé”. 

Mette in chiaro fin da subito che non giustifica l’invasore e, come è giusto che sia, definisce Putin un dittatore. Addita però il pensiero unico dominante nel nostro paese che, incapace di accettare voci dissonanti, mette alla gogna tutti coloro i quali interpretano la realtà in maniera diversa, cercando di fare del buon giornalismo con la speranza che la mediazione possa portare finalmente alla pace. Sostiene che non è possibile credere a tutto quello che viene raccontato dai media e che il titolo del suo libro “Scemi di guerra” si riferisce proprio a chi segue questa univocità di pensiero, contro una lapalissiana verità dei fatti.  

Qualcuno in sala non ci sta, si sente offeso dalle parole del giornalista e, solo mezz’ora dopo dall’inizio dell’incontro, lo interrompe con voce altisonante. Il signore si sente oltraggiato dalle parole del giornalista, dichiarando che ci sono anche altri modi di analizzare le cose. Travaglio risponde che non siamo in un talk show e che le domande ci saranno alla fine dell’incontro. Il signore non si calma e continua a parlare ad alta voce, di conseguenza viene allontanato con gentilezza fuori dalla sala. 

La serata prosegue senza interruzioni fino alla fine e Travaglio continua a dare il meglio di sé ricevendo molti applausi. I presenti divertiti dalla pungente dialettica del direttore de Il Fatto, non contenti della fine dell’evento, comprano il libro “Scemi di guerra” e si mettono in fila per il firmacopie prima di affrontare il clima impervio per rientrare a casa.

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