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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Perugia e Magione ricordano il salvataggio degli ebrei al Trasimeno: due vie dedicate a don Ottavio Posta

Ricordati anche i 15 pescatori che traghettarono gli ebrei in fuga e l'agente Giuseppe Baratta

Sono iniziate dal Lago Trasimeno le celebrazioni del XX giugno della città di Perugia, con l’intitolazione, a Sant’Arcangelo, della via nei pressi del molo a don Ottavio Posta, “Giusto tra le nazioni” per aver salvato un gruppo di circa trenta ebrei confinati a Isola Maggiore, in mano ai tedeschi, traghettandoli, con l’aiuto di 15 pescatori e con il contributo dell’agente Giuseppe Baratta, agente della Polizia di Stato, in salvo a Sant’Arcangelo già sotto gli alleati.

L’azione di salvataggio venne organizzata nelle notti del 19 e 20 giugno del 1944 mentre infuriava la battaglia tra l’esercito tedesco e quello alleato al passaggio del fronte.

In ricordo di questa impresa i figli dei pescatori, che in quelle notti insieme a don Ottavio Posta misero a repentaglio la loro vita per salvare quella dei prigionieri, hanno ripercorso la  traversata partendo dall’attracco di Isola Maggiore per arrivare al molo di Sant’Arcangelo. A precedere le imbarcazioni quella di Agostino Piazzesi completamente restaurata per iniziativa dell’Associazione Arbit. La rievocazione è realizzata a cura della Pro loco di Isola Maggiore.

Presenti alla cerimonia l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Perugia, Gabriele Giottoli, il cardinale  Gualtiero Bassetti; ll vicario del Prefetto, Chiara Armenia; Floriano Fiorucci, presidente associazione Polizia di Stato di Perugia; Giacomo Chiodini, sindaco di Magione; la sindaca di Tuoro Maria Elena Minciaroni, il consigliere regionale Eugenio Rondini e Gianfranco Cialini, storico e autore delle ricerche, che ha raccontato la ricostruzione di quanto avvenne e dei ruoli svolti dai diversi protagonisti, Riccardo Terrosi, presidente della proloco di Sant’Arcangelo e Guido Materazzi, presidente dell’associazione Arbit.

“E’ un onore essere qui - ha dichiarato l’assessore Giottoli - oggi qui sono presenti tre comuni ma  una sola comunità. Quest’anno le celebrazioni del XX giugno perugino partono proprio dal lago Trasimeno perchè ricordare  è sempre un dovere, ed un esempio di positività. Mi fa piacere anticipare qui la notizia - ha continuato l’Assessore Giottoli - della mia richiesta alla Commissione toponomastica della nuova intitolazione della strada Trasimeno Ovest, nel tratto dalla Officine Piccini fino a Corciano, a don Ottavio Posta. Segni e simboli possono unire i territori e far sì che la storia non si dimentichi”.

Anche per il sindaco Giacomo Chiodini questo è “Un luogo della memoria di Magione e del Trasimeno dove emerge la fratellanza e la solidarietà tra gli uomini.  Qui Tuoro, Passignano e Magione si sono uniti grazie ad un parroco e ad un poliziotto”. 

“L’esempio dell’Agente Baratta – ha sottolineato il vicario del questore Maria Grazia Corrado – si ripropone per la sua attualità: il compito di soccorso e vicinanza alla collettività è oggi più che mai al centro dei compiti istituzionali della Polizia di Stato e di tutte le Forze di Polizia, quotidiani garanti di sicurezza, giustizia e verità”.

Si è tenuto nella mattina anche l’omaggio  al patriota Filippo Gasperi a San Feliciano, cerimonia che rientra nell’ambito delle celebrazioni per il XX giugno 1859.

I Comuni di Magione e Perugia hanno reso  omaggio alla memoria del patriota Filippo Gasperi, deceduto in seguito alle ferite riportate negli scontri di Perugia del giugno 1859, con un momento commemorativo presso la lapide che ricorda il giovane magionese caduto sulle barricate, sul lungolago di San Feliciano di Magione.

Il racconto storico della vicenda di Filippo Gasperi e della sua famiglia partiti per difendere l’Italia è stato illustrato dall’Assessore alla cultura del comune di Magione, Vanni Ruggeri, alla presenza del sindaco Chiodini, dell’assessore Giottoli, di Daniele Raspati, presidente del consiglio comunale di Magione e Alfredo Pelliccia, presidente Pro loco San Feliciano.

Perugia e Magione ricordano il salvataggio degli ebrei di don Ottavio Posta e Giuseppe Baratta

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