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San Lorenzo, il duomo si è "rifatto" le facciate: completato il restauro

L'intervento è stato sostenuto da Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e Plenitude

Saranno presentati oggi i lavori di restauro eseguiti sulle facciate della Cattedrale di San Lorenzo di Perugia, iniziati a luglio 2021.

A fare gli onori di casa il cardinale Gualtiero Bassetti, Brunello Cucinelli e Stefano Goberti, amministratore delegato di Plenitude, società controllata da Eni, che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di gas e luce, i servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici.  

Gli interventi che hanno beneficiato del cosiddetto “Bonus facciate” istituito con la legge finanziaria del 2020, sono stati realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli e Plenitude che con il progetto CappottoMio, oltre a realizzare i lavori con i suoi partner, ha acquistato il credito derivante dalla detrazione fiscale al 90%.

L’intensa opera di restauro, che è stata condotta con una rigorosa aderenza all’impianto architettonico originario del 1437, ha avuto un carattere sostanzialmente conservativo tale da restituire le facciate del mirabile Duomo perugino all’antico splendore donato loro dal grande Maestro di pietra torgianese Bartolomeo di Mattiolo.

Gli interventi, comprensivi della ripulitura effettuata con tecniche rispettose della materia, hanno interessato la parte sopraelevata in mattoni; le tre edicole, rispettivamente quella del Crocifisso ligneo scolpito da Polidoro Ciburri, quella della Madonna della Provvidenza realizzata da Pagno di Lapo Portigiani con la scultura che si deve ad Aroldo Bellini e quella della Madonna della Consolazione; il pulpito in marmo di Carrara; il portale monumentale della facciata orientale su disegno di Pietro Carattoli e quello su Piazza IV Novembre di Galeazzo Alessi; la Loggia di Braccio, compresi lo stemma e i peducci della V campata; la statua bronzea di papa Giulio III, opera di Giulio Danti e del figlio Vincenzo; il campanile; le cortine murarie ornamentali in pietra d’Assisi, i basamenti, compreso quello della torre campanaria, la seduta e la scalinata in travertino; la Cappella in mattoni del Battistero; il Portale del Giubileo; le specchiature della Cappella dello Spirito Santo; le bifore e le trifore, le vetrate e il rosone.

Oltre al consolidamento delle parti in forti condizioni critiche, spiegano i sostenitori del progetto,  è stato eseguito un accurato trattamento finalizzato ad arrestare il degrado che, per via degli agenti atmosferici e di altri fattori di corrosione delle pietre di origine calcarea e arenitica, nel corso del tempo si era esteso in maniera significativa. Inoltre, gli stessi risultati estetici – raggiunti in virtù di un’estrema coerenza stilistica e fedeltà storico-artistica – sono di eccellente qualità.

Il tutto è stato condotto sulla scorta della più aggiornata metodologia operativa del restauro, anche grazie a ripetute, mirate indagini preliminari e a campionamenti di prova dedicati.

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