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Centri del riuso, l'esperienza di Gesenu e del Comune di Perugia a San Marco fa scuola

Il "caso" rientra nel progetto di Auri dedicato a modelli innovativi di business innovativi per i beni di seconda mano

La riduzione dei rifiuti passsa anche per i centri del riuso. Un asso nella manica di Gesenu nele strategie di riduzione dei rifiuti. L’esperienza che vede l'azienda e il Comune di Perugia impegnati insieme per la struttura di San Marco, è stata fprotagonista al workshop regionale di presentazione del progetto Subtract che si è svolto a Ponte San Giovanni e di cui Auri è partner.

Subtract è un progetto incentrato su come aumentare la sostenibilità economica e la competitività attraverso modelli di business innovativi per i beni di seconda mano attraverso soluzioni ecoinnovative, definendo e condividendo le migliori pratiche, rilevando e valutando i criteri di flusso dei materiali. I tre obiettivi del progetto sono, infatti, la sostenibilità economica dei centri di riutilizzo con un approccio globale che comprende la valutazione di guadagni indiretti, migliorare il know-how sulla tracciabilità e sull'accesso al flusso dei rifiuti e dare visibilità ai centri di riutilizzo e renderli attraenti e "cool" per i cittadini sia per l'offerta sia per la domanda di beni riutilizzabili.

L’incontro è stata l’occasione per un confronto e dibattito sullo stato dell’arte del riuso in Umbria. Inoltre, in questa giornata di studio è stato presentato lo stato di avanzamento della creazione di una rete di centri di riuso in Umbria e i loro potenziali in ambito ambientale, sociale ed economico.

Gesenu ha raccontato pertanto la propria esperienza virtuosa di progettazione, realizzazione e start-up del centro del riuso di San Marco, inaugurato ad ottobre 2018 e la cui attività è iniziata nell’aprile 2019.

"La realizzazione e la gestione dei centri del riuso – dice Gesenu - consente di superare e contrastare la cultura dell’usa e getta, promuovendo il riutilizzo di beni che altrimenti sarebbero destinati ad essere rifiuto, incrementandone la vita utile e di conseguenza riducendo i volumi in ingresso ai centri di smaltimento e recupero. Questa tipologia di strutture permette infatti di sostenere la diffusione di una nuova sensibilità basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; consente di promuovere il reimpiego ed il riutilizzo di beni usati, prolungandone il ciclo di vita, in modo da ridurre la quantità dei rifiuti da gestire, consentendo al contempo di superare l’abbandono dei rifiuti con tutti i rischi e le problematiche connesse. La gestione del Centro del Riuso di San Marco, affidata dal Comune di Perugia all’Associazione “Il Merkasino odv” prevede la possibilità di lasciare oggetti ancora in buono stato, che possono essere acquistati dagli utenti interessati attraverso un contributo minimo".

Gesenu, infatti, in linea con le azioni previste nel proprio Bilancio di Sostenibilità promuove la cultura del riuso e quindi la riduzione dei rifiuti. Nell'ambito del Piano di Comunicazione 2020 sarà avviata una capillare campagna informativa finalizzata alla promozione del Centro del Riuso di San Marco, intercettando gli utenti conferitori presso gli altri Centri di Raccolta Comunali attivi nel Comune di Perugia.

"In questi mesi – conclude l'azienda - grazie al Centro del Riuso di San Marco sono stati intercettati circa 600 beni fra libri, quadri, giocattoli, mobili, elettrodomestici, oggetti di elettronica, abbigliamento e oggetti di arredamento che sarebbero diventati rifiuto finendo nel circuito dello smaltimento o del recupero. Tali oggetti non sono diventati un rifiuto e sono stati reimmessi o sono in procinto di essere reimmessi nel mercato al fine di essere riutilizzati. Dall’inaugurazione del Centro sono stati raccolti circa € 4.200 che sono in parte donati in beneficenza e in parte impiegati in attività sociali».

In Umbria attualmente sono tre i centri del riuso in funzione, mentre altri stanno per diventare operativi.

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