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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Perugia-Ancona, l'annuncio di Anas: "Ripartono i cantieri, ecco i tempi di apertura al traffico"

Prisco a Toninelli: "Le imprese umbre devono avere 40 milioni di euro, paghi lo Stato"

Le imprese umbre, che vantano 40 milioni dalla crisi Astaldi, sono pronte alle barricate, ma intanto si riparte. Perugia-Ancona, arriva l'annuncio dell'Anas: si riparte con i lavori per il completamento della strada. O, per usare le parole della nota ufficiale: "L’impresa Astaldi, principale affidataria del Contraente generale “Dirpa 2” per i lavori di completamento della direttrice Perugia-Ancona nell’ambito del progetto Quadrilatero Marche-Umbria, ha ripreso i lavori lungo la strada statale 76 “della Val d’Esino” e sulla strada Pedemontana delle Marche. I cantieri potranno gradualmente tornare a regime nelle prossime settimane". 

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Insomma, si ricomincia. Come spiega ancora l'ente stradale, "gli interventi erano stati sospesi a causa della crisi di Astaldi, assoggettata alla procedura di concordato in continuità aziendale. Nei giorni scorsi Anas e società Quadrilatero hanno approvato l’atto aggiuntivo che, a valori economici invariati, ha disposto il riavvio dei lavori con aggiornamento dei tempi necessari per ultimare le opere".  

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Ecco la mappa dei lavori ancora da completare nel tratto delle Marche: sulla direttrice Perugia-Ancona i cantieri riguardano il completamento degli ultimi due tratti da raddoppiare, per una lunghezza complessiva di 21,3 km, di cui 7,4 km tra Fossato di Vico e Cancelli e 13,9 km tra Albacina e Serra San Quirico, che comprendono complessivamente 15 gallerie, per 13 km totali. "In particolare - sottolinea Anas - , per il tratto Fossato di Vico-Cancelli l’apertura al traffico è prevista in estate, mentre le opere complementari (finiture, sistemazioni idrauliche, opere in verde, ecc.) saranno ultimate entro l’anno". 

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E ancora, sempre nelle Marche: "Nel tratto Albacina-Serra San Quirico - prosegue Anas -  i lavori comprendono anche gli ulteriori interventi, recentemente approvati e finanziati dal Cipe, per l’adeguamento agli standard UE delle reti Ten-T delle gallerie esistenti Gola della Rossa e San Silvestro, entrambe in carreggiata Sud. Tali interventi prevedono la dotazione di impianti tecnologici che comprendono rilevamento automatico degli incendi, pannelli a messaggio variabile, telecontrollo, colonnine SOS e bypass pressurizzati pedonali e carrabili per consentire l’evacuazione in caso di emergenza.  L’apertura al traffico è prevista nella primavera del 2020". 

E poi c'è la Pedemontana, altra strada della Quadrilatero Umbria-Marche. Qui, spiega ancora Anas, "l’apertura al traffico del primo tratto è prevista entro l’anno. Il tratto ha inizio con l’innesto sulla Perugia-Ancona in prossimità di Fabriano, località Pian dell’Olmo, e termina con lo svincolo di Matelica in località Pian dell’Incrocca, per una lunghezza di circa 8 chilometri. Nei lavori è prevista anche la realizzazione della bretella di collegamento lunga 1,2 chilometri tra la SS77 e la SP209 “Valnerina” in località La Maddalena, nel Comune di Muccia".

Il punto, però, è che le imprese umbre, vantano ancora più di 40 milioni di crediti: "Governo, Regioni, Anas e Quadrilatero sblocchino al più presto la situazione della Perugia-Ancona". Parole dei deputati di Fratelli d'Italia Emanuele Prisco e Francesco Acquaroli anticipando, sul tema, la presentazione di una mozione e di un'interrogazione al ministero delle Infrastrutture e trasporti e al Mise. "Questa situazione crea forti preoccupazioni per alcune eccellenti imprese di Umbria e Marche - si legge nel comunicato di FdI -. La mancata assunzione di responsabilità da parte di Palazzo Chigi, delle Regioni, di Anas e della società Quadrilatero rischia di compromettere il futuro di queste aziende insieme a decine di posti di lavoro". "Condividiamo l'appello degli operatori economici coinvolti volto ad affrontare una vera e propria emergenza territoriale - spiegano Prisco e Acquaroli -. L'obiettivo deve essere quello di riprendere i lavori al più presto per completare l'opera ma per fare questo devono essere trovate trovare soluzioni per pagare i crediti pregressi".

Gli esponenti di Fratelli d'Italia a Montecitorio hanno anche chiesto al premier Conte di istituire un tavolo permanente di confronto politico e tecnico insieme ai creditori - si legge nella nota - attuando norme utili ad "affrontare con urgenza la grave crisi economico-aziendale delle imprese fornitrici di Astaldi nella parte relativa alla Ss76-E45 Ancona-Perugia". E ancora: "Si può pensare anche di attivare un fondo di garanzia superando i limiti temporali previsti dalle attuali norme in termini di ammortizzazioni sociali - è la proposta - oppure prevedere misure specifiche per i lavoratori dipendenti di imprese non coperte dalla Cassa integrazione straordinaria". Secondo Prisco e Acquaroli vanno "verificate le responsabilità di coloro che dovevano controllare gli stati di avanzamento dei lavori consentendo a chi ha lavorato in maniera corretta di essere pagato, altrimenti rischiamo che quando si arriverà a restituire le somme dovute alle imprese per loro sarà troppo tardi. Lo Stato deve sostituirsi - concludono - pagando i crediti alle imprese".

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