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Perugia, Minotauro o diavolo, i padri domenicani sul manifesto della stagione teatrale: "Scarsa sensibilità e intelligenza"

Nell'immagine è raffigurata la basilica di San Domenico con il Minotauro: "Perché la scelta di segni che offendono?"

Il manifesto della stagione teatrale di Perugia ha suscitato molte polemiche, quasi tutte confinate nel mondo dei social.

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei padri domenicani di Perugia proprio su questo manifesto, nel quale compare la basilica di San Domenico e l'immagine del Minotauro (per qualcuno un demonio) e con la quale si rilancia la richiesta di chiarimenti su un manifesto che appare incomprensibile e di dubbio gusto.

"Spettabile direttore Nino Marino: ci hanno inondati di telefonate per lamentarsi del cartellone anno teatrale 22-23 e chiedere a noi il significato. In effetti ciò che rappresenta lascia perplessi, anche perché Lei scrive: 'Porteremo in scena la più interessante e significativa produzione teatrale italiana e internazionale attraverso spettacoli che parlano di noi, con grande sensibilità, intelligenza e ironia'. Forse c’è ironia, ma sensibilità e intelligenza no. Vede, tutto questo può avere tutt’altro senso e niente di più, ma se i segni offendono, comunque, la sensibilità di alcuni mettendo a disagio oltretutto chi è 'rappresentato' e non certo il Minotauro o come
dicono altri il diavolo, siete sempre nella parte del torto. Mi spiace perché Perugia si mostra per quello che è: provinciale e niente più".

Una presa di posizione che non passerà inosservata.

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