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Giovedì, 25 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO La regina della piazza perde acqua da una protome leonina

Le manutenzioni non finiscono mai... come gli esami di Eduardo

La regina della Piazza perde acqua da una protome leonina. Le manutenzioni, come gli esami di Eduardo… non finiscono mai. O, quanto meno, non dovrebbero essere trascurate.

Non sfugge all’occhio attento dell’Inviato Cittadino, messo sull’avviso dal defensor civitatis Gianluca Papalini, una nuova criticità che affligge la Fontana Maggiore.

Stavolta nessun distacco, ma una infiltrazione al di sotto del tubo di collegamento fra la vasca superiore e una testa leonina.

1 Protome leonina che perde-2Un liquido nerastro, non il consueto fluido trasparente, segna a valle la zona interessata dall’infiltrazione. Dice un esperto che quel rivolo costante e il ristagno dell’umidità favoriscono l’ossidazione. Certo è che la saldatura, o il rabbocco, tra il tubicino di rame e la protome bronzea non tiene. Fatto spiegabile con l’usura del metallo. Probabilmente corroso dal liquido di depurazione. Che non è varichina pura, ma deve certamente contenere una frazione acida.

Da qui l’esigenza di porre rimedio in tempi brevi. “Smontando la testina, provvedendo al rabbocco della giunzione”. Non prima di aver effettuato una robusta pulitura della pietra. Che deve tornare al bianco candido del travertino.

C’è peraltro da osservare che risultano orrendamente imbrattati (foto) anche il capitello e il fusto della colonna di sostegno della vasca inferiore. Occorre una pulitura accurata.

E non è fuori luogo dare una controllatina anche agli altri punti. Una sommaria ispezione effettuata proprio ieri fa rilevare quel fenomeno come più generale, anche se in misura inferiore a quella evidenziata.

Il fatto è che noi a quella Fontana teniamo parecchio. Che volete? Non è un caso che il poeta perugino Claudio Spinelli abbia scritto: “’N mezz’a la piazza come ’na regina / Settecent’anni ’n te se fòn davero! / Sè’ ’na bellezza tutta perugina: / serena, dolce… piena de mistero. / Nissuno ’n pòl’ capì quil ch’ provamo / Fontana nostra, quan che te guardamo”.

Concludendo con piena convinzione: “Benzì, si ’sta Fontana nun ce l’éva, / Perugia ta noaltri ’n ce piaceva”. Ed è bene che la Fontana, data l’età, venga costantemente monitorata.

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