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INVIATO CITTADINO "Aiutateci a portare cibo ai bisognosi", predica don Francesco dall’altare

Tante famiglie potranno gratuitamente avere a disposizione cibi di vario genere: preparati, latte e formaggi, frutta e verdure. Basta organizzarsi per andare a prenderli e consegnarli alla Caritas in adiacenza alla chiesa di San Barnaba di via Cortonese

Ponte d’Oddi, parrocchia di San Giovanni apostolo. “Aiutateci a portare cibo ai bisognosi”, predica don Francesco dall’altare, alla messa delle 10:00, l’unica celebrata di domenica.

Tante famiglie potranno gratuitamente avere a disposizione cibi di vario genere: preparati, latte e formaggi, frutta e verdure. Basta organizzarsi per andare a prenderli e consegnarli alla Caritas in adiacenza alla chiesa di San Barnaba di via Cortonese.

Tutto discende da un accordo con un supermercato vicino, generoso donatore. Vogliamo farne il nome? Si tratta del Conad di Ponte d’Oddi e, una volta tanto, fare pubblicità gratis non è vietato. Né moralmente, né deontologicamente. Ce ne fossero di soggetti che coniugano la propria mission commerciale di fare business con l’imperativo etico “populo prodesse”.

Basterà recarsi lì alle 19:40, quando si fa la selezione degli alimenti invendibili, poco prima della chiusura. Tutto perfettamente commestibile, s’intende, ma non vendibile per ovvie ragioni. Anche il pane fresco di giornata, e ancora fragrante, non si butta, ma finirà sul desco delle famiglie meno fortunate: quelle che non hanno i soldi per fare la spesa alimentare. Ricordo quando, da bambino, la mamma, quando scrollavo la tovaglia dalle briciole, mi imponeva di baciarle e gettarle sul fuoco. A riprova di una visione sacrale del pane, sulla cui superficie, prima di metterlo in forno, si disegnava una croce, a riprova del fatto che veniva visto come “grazia di Dio”.

Dice don Francesco: “Cerchiamo volontari che s’impegnino al ritiro e alla consegna”. Conoscendo i parrocchiani, non si nutrono dubbi circa le disponibilità. Che saranno in eccedenza rispetto alla bisogna: occorrerà scandirle, organizzando turni per i vari giorni della settimana.

Non di solo pane vive l’uomo. E padre Angelo conferma che l’impegno della parrocchia è rivolto anche al pagamento di bollette (acqua, luce, gas, telefono) a favore di famiglie non abbienti. In una visione solidaristica, in una dimensione capitiniana, in vista di una società “liberata e fraterna”. In cui “santità” fa rima con solidarietà.

Don Francesco coglie l’occasione per ringraziare l’anonimo benefattore che, donando 3 mila euro, ha consentito l’installazione di tende esterne (foto) al fine di poter celebrare le liturgie all’aperto, senza dover sterilizzare più volte panche e arredi. Per ora, il noleggio delle tende è pagato fino alla metà di agosto. Poi, ci sarà chi provvede. D’altronde, la Provvidenza “vede e provvede”. Sennò, che Provvidenza sarebbe?

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