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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Lacugnano

INVIATO CITTADINO Parco di Lacugnano, la guerra simulata proprio no. Il caso finisce in consiglio...

Presa di posizione del consigliere Fabrizio Croce sull’uso di una parte del parco comunale. Per motivi etici, di opportunità, ma anche con robuste riserve circa affidamenti ritenuti poco chiari

Parco di Lacugnano. Bene la piscina, bene i giochi per bambini, bene l’agility dog training… ma la guerra no.

Presa di posizione del consigliere Fabrizio Croce sull’uso di una parte del parco comunale. Per motivi etici, di opportunità, ma anche con robuste riserve circa affidamenti ritenuti poco chiari.

Un parco ben tenuto (a parte una piccola discarica da eliminare!), polivalente, per una opportuna diversificazione di utilizzo e funzioni.

C’è di tutto: natura per trekking ‘a pedagna’, un grande spazio gestito da un’associazione sportiva di cinofili, una piscina frequentatissima, specie da bambini e ragazzi, giochi con un occhio di riguardo alla disabilità (specialmente per autistici), spazi di aggregazione, barbecue, tavoli e sedute. Insomma: tutto quello che si può desiderare a due passi dalla città.

Allora cosa ch’è che non va? Non va il fatto che l’ex pista sia occupata da attrezzature per giochi di guerra. Il riferimento è al paintball, praticato da alcuni appassionati. Si tratta, com’è noto, di giochi di guerra in cui viene eliminato l’avversario colpito e segnato dal colore di proiettili innocui, dispensatori di colore. Si tratta di palline di gelatina riempite di vernice colorata, sparate mediante appositi strumenti ad aria compressa, chiamati “marker” (marcatori), a imitazione di vere armi. Niente più di un gioco, s’intende! Lecito, lecitissimo. Anche se forse poco educativo, in quanto passibile di atteggiamenti bellicisti, oggi più che mai esecrabili.

Si dice che l’Amatori nuoto, affidataria di buona parte del parco, abbia a propria volta affidato quella parte senza averne l’autorizzazione.

Croce riferisce infatti che gli Uffici comunali dichiarano di non saperne niente. E, per parte loro, asseriscono di non aver mai affidato tale spazio a quell’associazione.

La questione è peraltro materia di un’apposita interrogazione. Sta di fatto che inizialmente quello spazio “bellico” era chiuso in modo approssimativo. Ora, invece, è circondato da una rete altissima, invalicabile e tutta quell’area è inaccessibile. Anche limitatamente alla zona superiore che si può raggiungere solo facendo il periplo posteriore. Abbiamo effettuato un sopralluogo in zona di cui diamo conto della gallery allegata al servizio. 

Non resta che attendere la risposta che verrà data nella Sala del Malconsiglio. 

FOTO Lacugnano, giochi di guerra al parco

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