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Una borsa di studio tiene viva la memoria di Paolo Vinti: una delle figure di riferimento della città

Il “compagno Paolo” ha marcato, con la sua vivace presenza, la vita culturale e sociale della città del Grifo

Una borsa di studio su temi internazionali tiene viva la memoria di Paolo Vinti, figura di riferimento della Vetusta. Il “compagno Paolo” ha marcato, con la sua vivace presenza,  la vita culturale e sociale della città del Grifo. Sempre attento ai fatti del mondo e vigile custode dell’ortodossia comunista e internazionalista.

Indimenticabili le sue esternazioni, le declamazioni (che riprese, rifacendosi al geniale Straccivarius, all’anagrafe Silvano Cenci), le riflessioni sempre divergenti. A seguito del Laboratorio sulla cooperazione internazionale di Tamat e dello Studium perusinum (a.  a. 2016-2017) due giovani hanno ricevuto un assegno di ricerca per un soggiorno in Burkina Faso, nel quadro del progetto “Reti d’Acquisto per la Sicurezza alimentare con il supporto della Diaspora burkinabé d’Italia”.

Le borse sono state dedicate a Paolo, storico amico di Tamat, ong che organizza progetti di cooperazione internazionale. Vinti è stato giornalista in America Latina negli anni Ottanta: lì seppe cogliere fermenti e segnali di cambiamento che avrebbero portato alla Conferenza di Rio sul clima e al Forum sociale di Porto Alegre.

La memoria di Paolo è cara a tutti i perugini. Ricordo che a me, come ad altri, si rivolgeva con l’epiteto gioioso e ironico di “maestro”, per avviare un’interlocuzione, magari sfottente, ma sempre complice, rispettosa e intelligente. Ciao, compagno Paolo. Compagno di strada nell’avventura struggente e misteriosa dell’esistere. Sei stato compagno di tutti. Comunque la si pensasse.

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