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Come ti deturpo il paesaggio umbro… spuntano le pale eoliche sull'orizzonte tra Perugia e Gubbio

L'attacco di Italia Nostra: "La visibilità dell’impianto sarà estesissima fino alle alture della Toscana e delle Marche"

Come ti deturpo il paesaggio umbro… alla faccia della tutela dell’articolo 9 della Carta Costituzionale.

Osserva Luigi Fressoia, presidente della sezione perugina di Italia Nostra: “L’allestimento di pale eoliche nel crinale collinare tra Perugia e Gubbio, appena autorizzato dalla Regione con determinazione dirigenziale n. 1516 del 18 febbraio 2021, significa che quel territorio (Castiglione Aldobrando) ricco di beni storici e paesaggi pregiati, perderà ogni appetibilità, con grave danno per tutti”.

Sostiene: “La visibilità dell’impianto sarà estesissima fino alle alture della Toscana e delle Marche. Che facciamo? Facciamo sforzi per attrarre gente da tutto il mondo poi la cacciamo sotto file di pale?”.

Insomma, la transizione ecologica avviene indipendentemente dalla tutela e si può impunemente deturpare il paesaggio?

“Il tema che preme introdurre è che la Transizione Ecologica non può diventare deturpazione del Paesaggio”.

Ma la Soprintendenza non può bloccare questo tipo di operazioni?

“La Soprintendenza ha espresso parere contrario ma, per l’attuale ordinamento giuridico, prevale la maggioranza degli enti interpellati”.

Insomma, il parere prevalente, anche se scellerato, può averla vinta sul dovere di tutela e sul buon senso?

“Il rischio che si sta profilando è che l’Umbria, finora preservata dalle pale eoliche, faccia la fine delle regioni meridionali, devastate da migliaia di pale”.

Non c’è convenienza economica in questa scelta a danno del paesaggio?

“Nemmeno quella. Pale e pannelli fotovoltaici offrono economicità solo grazie ad abbondanti finanziamenti pubblici, che fanno lievitare le bollette di tutti i cittadini”.

Ne trae almeno beneficio l’economia nazionale?

“Nemmeno questo. Non a caso, sul business dell’eolico e cosiddette rinnovabili si stanno buttando molti potentati esteri, nonché soggetti di dubbia provenienza, tutti ben finanziati dall’attuale meccanismo di incentivazioni con denaro pubblico, cioè ognuno di noi fa la fortuna di questo nuovo business”.

Non c’è neanche vantaggio energetico?

“Proprio no. È un sistema che neanche può dare soddisfazione dal punto di vista strettamente energetico”.

Cosa pensa di fare Italia Nostra?

“Si adopererà per contrastare convintamente l’offesa al paesaggio. Dato che, con gli abbondantissimi finanziamenti del Recovery e della Transizione Ecologica, lo scempio potrebbe farsi ancora più minaccioso e sistematico”.

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