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Ospedale di Perugia, nuovo successo dei medici: paziente dimesso dopo pochi giorni

Ricostruzione ossea della mandibola su un paziente di 68 anni, 52esimo intervento di alta specializzazione eseguito dall’equipe chirurgica della struttura Maxillo-Facciale

Nuovo successo dei medici dell'ospedale di Perugia. L’equipe chirurgica della struttura di Chirurgia Maxillo-Facciale del Santa Maria della Misericordia, diretta dal Professor Antonio Tullio, ha eseguito il cinquantaduesimo intervento di ricostruzione con tecniche di microchirurgia per il ripristino di porzioni più o meno estese del volto asportate per malattie oncologiche, per traumi o per necrosi ossea. "Si tratta di operazioni chirurgiche di altissima specializzazione - sottolinea l'Azienda Ospedaliera  -, come quella a cui è stato sottoposto un paziente di 68 anni per la ricostruzione di parte della mandibola con un lembo rivascolarizzato prelevato dalla sua gamba e “trapiantato” al posto del segmento mancante". 

L’intervento, proseguono dall'ospedale di Perugia, "della durata di dieci ore, è stato condotto da una doppia equipe di chirurghi maxillo-facciali in contemporanea, una impegnata sul volto e l’altra sulla gamba per il prelievo del lembo osseo di fibula e la sua modellazione. Il paziente è stato dimesso dopo alcuni giorni di ricovero, recuperando subito la possibilità di alimentarsi per bocca".

La novità dell’intervento, evidenzia la nota, "è l’esser riusciti a ricostruire un segmento mandibolare di circa 10 centimetri di lunghezza, dall’interno del cavo orale, senza ricorrere ad accessi esterni a livello del collo e minimizzando, così, qualsiasi conseguenza sul piano estetico". 

L’uso di accessi mini-invasivi, insieme a stampe tridimensionali e modelli plastici con funzione di guida, costituiscono "i ‘gold standard’ delle ricostruzioni facciali eseguite nella struttura di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale di Perugia e sono finalizzati sia ad aumentare sensibilmente la precisione della ricostruzione, che a diminuire la durata dei tempi in sala operatoria". 

Dal luglio 2018, conclude l'Azienda Ospedaliera, "sono state effettuate 52 ricostruzioni di porzioni più o meno ampie del volto, ricorrendo a ‘trapianti’ di altre zone del corpo. Sono state ricostruite 23 mandibole, 9 mascellari superiori, 3 orbite, 3 lingue e 13 altre zone di tessuti molli (guance, vertice cranico, zone cutanee dell’arto inferiore, etc)".  

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