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Muore a 46 anni, i familiari donano gli organi: "Chi salva la vita di una persona è come se avesse salvato tutta l’umanità"

Prelievo multiorgano all'ospedale di Città di Castello. Al paziente sono stati asportati fegato, rene e cornee

 All’ospedale di Città di Castello nella mattinata di oggi (sabato 22 maggio) è stato effettuato con successo un prelievo multiorgano su di un paziente di 46 anni dopo che i familiari hanno fornito il loro consenso a procedere. E' stato subito coinvolto ed attivato il Centro Regionale Trapianti e le complesse e delicate fasi valutative si sono concluse con il prelievo del fegato (da parte del Policlinico di Milano), di un rene (da un'equipe dell'Ospedale di Ancona) e delle cornee (effettuato dall’unità operativa di oculistica dell’ospedale di Città di Castello e che poi saranno inviate alla "Banca dei tessuti" della Regione Marche).

La Direzione dell’ospedale, spiega una nota della Usl Umbria 1, "intende esprimere innanzitutto sincere condoglianze ai familiari della paziente, congiuntamente ad un sentito ringraziamento per aver concesso il proprio assenso al prelievo, in un tale momento di dolore, permettendo così ad altre persone di poter continuare a sperare. Come detto anche da uno dei familiari della paziente che, citando il Corano, ha affermato che "chi salva la vita di una persona è come se avesse salvato tutta l’umanità". Un particolare ringraziamento va anche alla comunità islamica, al Centro Regionale Trapianti ed al suo direttore, il dottor Atanassios Dovas, nonché a tutti gli operatori del Presidio Alto Tevere, afferenti a varie Unità Operative, che sono stati impegnati direttamente nella gestione del caso".

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