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Martedì, 16 Aprile 2024
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Ospedale di Perugia, nuova apparecchiatura all'avanguardia per la lotta contro il cancro

Donato un nuovo sequenziatore per il laboratorio di Biologia Molecolare di Perugia dalle Associazioni Aucc e Avoncol

Nuovo sequenziatore di dna di ultima generazione donato dall’Aucc e Avoncol al laboratorio di Biologia Molecolare della Struttura Complessa di Oncologia Medica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Un'apparecchiatura, spiegano dall'ospedale, utile per la diagnosi e l’individuazione della terapia farmacologica nei pazienti oncologici.

Il laboratorio di Biologia Molecolare è diretto dalla dottoressa Vienna Ludovini che guida una squadra composta da tre biologhe, due tecnici e una biotecnologa. Ogni anno vengono analizzati circa mille casi riguardanti tumore dell’ovaio, della mammella, del polmone, del colon e di melanoma. Nel laboratorio si svolgono anche esami di farmacogenetica, analisi volte a ridurre la tossicità di alcuni farmaci.

La cerimonia di consegna si è svolta mercoledì mattina nella sala Montalcini del Creo, presenti il direttore della struttura complessa di Oncologia Medica del Santa Maria della Misericordia Fausto Roila, la direttrice del laboratorio di biologia molecolare Vienna Ludovini, i rappresentanti delle due Associazioni di volontariato e il direttore dell’Azienda Ospedaliera Emilio Duca.

Nel corso dell’incontro è stato annunciato che Avoncol, fondata nel 2010 confluisce in Aucc, “portando in dote la somma di 42 mila euro – come ha dichiarato  il suo presidente prof.Carlo Porcellati –, somma utile per l’acquisto del nuovo sequenziatore”. La decisione di unire le forze tra le associazioni di volontariato è stata apprezzata dal presidente di Aucc: “Chi fa volontariato non cerca la competizione –ha  sottolineato Giuseppe Caforio-, unire le forze vuol dire dare linfa nuova  all’ Oncologia medica di Perugia, continuando a dare sostegno in più direzioni  per rendere un servizio migliore ai pazienti oncologici”.

Vienna Ludovini ha sottolineato come il centro dell’ Azienda ospedaliera di Perugia si è dotato di apparecchiature di ultima generazione che rendono un servizio utile non solo al paziente ma anche all’intero sistema di assistenza, permettendo risparmio di risorse, accelerando in maniera notevole la diagnosi e di conseguenza permettendo di iniziare il trattamento medico e gli aggiustamenti delle terapie sulla base dell’attività svolta dal sequenziatore. “Negli ultimi anni il cancro viene affrontato in maniera completamente diversa – ha sottolineato il dottor Fausto Roila -. La tecnologia sotto questo aspetto ha permesso di curare in primo luogo il paziente e poi la malattia. Il nostro laboratorio nella terapia del melanoma e del tumore al polmone ci ha permesso di conseguire risultati straordinari impensabili fino a poco tempo fa”.

Per l’azienda ospedaliera Emilio Duca: “la forza del volontariato è sorprendente, perché capace di accelerare i tempi e abbattere la burocrazia. L’apparecchio donato dalle associazioni di volontariato ha il doppio valore di essere utile anche per la Ricerca, settore nel quale in Italia si continua ad investire troppo poco”.

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