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Inviato Cittadino - Vandalizzato l’“orto del popolo”, lungo la piaggia di San Fortunato

In precedenza quel fazzoletto di terreno era impegnato da un pino proteso verso la carreggiata, da erbacce e rovi. Italo, pensionato, ci si è dedicato anima e corpo fino a farne un orto-giardino

Vandalizzato l’“orto del popolo”, lungo la piaggia di San Fortunato. Umiliato il mite “custode”, Italo Lorenzini. Uno dei cui meriti è il recupero e la salvaguardia di quel lembo di terra incluso fra il discesone di via Bartolo e la cinta muraria etrusca. In precedenza quel fazzoletto di terreno era impegnato da un pino proteso verso la carreggiata, da erbacce e rovi. Italo, pensionato con qualche problema di salute, ci si è dedicato anima e corpo. Si è autonominato “custode” di quella piaggia e si è messo a ripulirla.  Sino a farne un orto-giardino in cui ha interrato fiori e piante, viti e alberi da frutto.

Non sono mancate le critiche, ma numerosi sono risultati anche gli elogi. Se è vero che il sindaco in persona ne ha assecondato il lavoro, dotando la zona di una presa d’acqua, per evitare che Italo tirasse su dalla Fonte Tezia dei tubi volanti, pericolosi per lui e per i mezzi che scendono per la ripidissima piaggia.

Dunque, l’ortolano cittadino ha messo giù vari ortaggi, fra i quali delle piante di pomodoro che hanno fornito frutti generosi.

Italo dice a tutti: “Se vi serve qualcosa, prendetelo”, tanto da aver battezzato quella terra “orto del popolo” che, in piccolo, fa il paio col soprastante Orto Sole di via delle Prome, molto più grande e fruttifero.

È accaduto che l’altra notte qualche scellerato, col favore delle tenebre, non si è limitato a cogliere “tutti” i pomodori di quell’ortino. Ma, non pago del saccheggio, ha messo in atto il suo proposito distruttivo strappando le piante, spargendole per la strada, insieme alle canne che le sorreggevano.

Al povero Italo, al mattino, non è restato che raccogliere, ripulire, tentare di rimettere un po’ d’ordine in quel delirio di terra bruciata.

Ci è rimasto decisamente male, poveretto. E continua a domandarsi: “Perché l’hanno fatto? Non potevano prendere i pomodori senza fare danni?”.

Ma non si può chiedere al vandalo perché è così. Risponde semplicemente alla sua natura. Ottusa e violenta. Ma anche vigliacca. Perché è troppo facile prendersela con chi non si può difendere.

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