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I pensionati tornano a curare l'orto, le testimonianze: "Questa è la mia seconda casa"

Un primo passo verso il ritorno alla normalità. I pensionati tornano a coltivare gli orti, ma con un piano sicurezza predisposto per poter accedere

Un primo passo vero la normalità. Per chi, come Renza, da ben 18 anni è concessionaria di uno spazio di terra per potersi dedicare all'agricoltura, all'aria aperta, la riapertura degli orti dei pensionati rappresenta uno spiraglio di luce: ". "Questo posto è la mia seconda casa, prima dell’emergenza trascorrevo gran parte della mia giornata qui dentro. L'agricoltura è un ottimo passatempo e ogni anno raccolgo frutta e verdura di qualità. In questi giorni c’è molto lavoro da recuperare, per il momento sono felice di cogliere le fave e pensare che presto avrò ancora ottimi pomodori, cetrioli, meloni, ciliegie e tante altre bontà”.

E’ ripresa in piena sicurezza, nel rispetto delle disposizioni previste per l’emergenza coronavirus, l’attività degli Orti dei pensionati a Ponte della Pietra e Parco di Santa Margherita. La riapertura è stata autorizzata con un preciso disciplinare a salvaguardia della salute pubblica dal presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta.

Ma come funziona? L'accesso per ora è controllato dalla Polizia Provinciale, ed è consentito soltanto a piedi e per turni. I concessionari entrano uno alla volta, in coppia con l’eventuale accompagnatore, attendendo il proprio turno in fila ordinata e mantenendo la distanza di almeno 2 metri.

“Le persone si sono dimostrate subito molto rispettose delle regole - riferisce il referente del Comitato di gestione orti di Ponte della Pietra, Silvano Oliovecchio -. Tutti, durante la permanenza negli orti, indossano la mascherina di protezione delle vie respiratorie e i guanti, oltre a rispettare la distanza -. Ci auguriamo che si torni al più presto alla normalità. Fino ad oggi in questi spazi è andato tutto per il meglio, qui la gente ha l’opportunità di coltivare i prodotti della terra, stare all’aria aperta e, cosa non meno importante, condividere questa passione con altre persone".

"Il desiderio di occuparmi dell'orto - spiega il signor Oliviero che da cinque anni ha in concessione la terra - si è rafforzato in questo periodo. Adesso c'è il lavoro di ripulitura, poi continuerò a piantare tutti gli ortaggi da cucina. Cerco di avere, anche se in piccola quantità, una grande varietà di prodotti sempre freschi e naturali a portata di mano".

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