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Orologio della Perugina, lettera di un ex dipendente della fabbrica: "Ecco dove andrebbe esposto, è un reperto storico"

Il lettore Cesare Barbanera – promotore e segnalatore dello storico orologio della Perugina ed ex dipendente della fabbrica del cioccolato –  ci invia questo contributo che pubblichiamo

L’amico e lettore Cesare Barbanera – promotore e segnalatore dello storico orologio della Perugina –  ci invia questo contributo che ritengo meritevole di pubblicazione. Peraltro lo scritto contiene anche un paio di suggerimenti di sicuro interesse. Insieme a riflessioni che denotano delicatezza e attenzione. Ricordo peraltro che Cesare, esponente di spicco della Società di Mutuo Soccorso, è stato anche dipendente della storica fabbrica del cioccolato. E dunque la sua parola porta il valore aggiunto di ricordi, affetti, relazioni.

Aggiungo, ritenendo sia segno di attenzione e sensibilità, che nel pomeriggio di ieri sono stato contattato dal vicesindaco Gianluca Tuteri il quale mi ha espresso, a nome dell’intera amministrazione, la decisa intenzione di risolvere in tempi brevissimi l’ormai annosa e imbarazzante questione.

Posso aggiungere che il dottor Tuteri mi ha anche chiesto consiglio relativamente al luogo dove ricollocare quel cimelio, carico di storia, di affetti e identità. Per quanto attiene al mio lavoro di giornalista e alla mia testimonianza di perugino persuaso, dichiaro senza alcun imbarazzo, che ad altri, e non a me, spetta il compito di indicare scelte di questo genere. Terremo gli occhi aperti, nella speranza che possano vedere scelte consapevoli.

                                                                                                                                                                                                     Sandro Francesco Allegrini

L'OROLOGIO DELLA PERUGINA E DELLA SCUOLA COMPAROZZI  

Vorrei tornare sull'orologio della Perugina che, come scrisse Sandro Allegrini, ha per anni scandito i turni di lavoro e la vita di tanti operai e impiegati della Perugina e venne recuperato dalle macerie della Perugina di via Mario Angeloni dall'allora direttore didattico Giacomo Santucci. Il direttore lo fece collocare sopra l'ingresso della scuola Comparozzi dove, dopo aver scandito il tempo del lavoro, iniziò a cadenzare il tempo della scuola.

Si trovava in quella scuola, fermo e bisognoso di restauro. Cosa avvenuta, grazie alla segnalazione di Cesare Barbanera, al successivo articolo di Sandro Allegrini che l'ha posto all'attenzione della città e della pagina Facebook Pulchra Perusia.

Da allora non si sa che fine abbia fatto, dove sia, che cosa si pensi di doverne fare. Secondo la mia opinione, un oggetto d'arte o, come nel caso dell'orologio, di valenza storico-identitaria-antropologica,  una volta tolto dal contesto e restaurato, andrebbe musealizzato. E allora il posto giusto potrebbe essere il Museo storico della Perugina di San Sisto dove, insieme ad altri reperti, contribuirebbe a raccontarne la storia. O, come ritengo più giusto, riportato nella scuola Comparozzi a riprendere a scandire il tempo della scuola, anche in un corridoio interno, se l'età del manufatto lo consiglia.

È in quella scuola che, per merito dell'educatore Santucci, ha avuto una seconda vita, ricordando a generazioni di studenti quanto siano belli e significativi gli anni e le ore dello studio. Faccio notare che a Fontivegge la fabbrica è già ricordata da un segno importante: la sua ciminiera. E che negli anni passati il quartiere dove si trova la Comparozzi era abitato da numerosi dipendenti della Perugina, i cui figli hanno frequentato quella scuola, passando e guardando lo stesso orologio sotto il quale erano passati i loro nonni e genitori.

Una coincidenza che non poteva essere sfuggita all'educatore Giacomo Santucci, così innamorato della sua città e attento alla sua storia. Ricollocare l'orologio lì, alla Comparozzi, vorrebbe dire non solo ricordare la Perugina, come aveva intenzione di fare il nostro Giacomo, ma anche tenere memoria della sua persona, sicuramente uno dei cittadini e amministratori migliori che Perugia abbia saputo esprimere nel secondo dopoguerra.

 C'è anche un'altra corrispondenza altamente significativa che vorrei far notare: riportarlo alla Comparozzi, in questo periodo di riapertura delle scuole, con insegnanti e studenti tornati nelle classi dopo la chiusura dovuta al Covid, conferirebbe all'orologio della Perugina e alla Comparozzi un particolare e ulteriore valore aggiunto di forte caratura simbolica.

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