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INVIATO CITTADINO L’orologio della storica fabbrica della Perugina tornerà al suo posto

È giunto alla sua terza vita. Dopo la fabbrica e la scuola, il coworking

Habemus horologium. L’orologio della storica fabbrica della Perugina tornerà al suo posto. È giunto alla sua terza vita. Dopo la fabbrica e la scuola, il coworking.

È stata impresa non facile. Ne raccontammo in esclusiva i passaggi più significativi, che brevemente riassumiamo. Stavano demolendo la fabbrica, quando il direttore Giacomo Santucci nota, tra le macerie, l’orologio destinato alla rottamazione. In un sussulto d’orgoglio perugino, si fa avanti fra le maestranze e dice “Lo prendo io!”. Dietro quell’“Io”, naturalmente, c’è il capitiniano “noi”. Non egoistica pulsione, ma interesse pubblico nel non disperdere un manufatto storico, ma adoperarsi per lasciarlo alla comunità, rendendo un servizio alla memoria cittadina.

Lo fa riparare, col contributo della Coop, e lo fa installare alla scuola elementare Comparozzi. Passano gli anni, l’orologio è ormai ridotto all’ecce homo, coperto da pini fuori controllo e cresciuti a dismisura, tanto da farlo sparire alla vista ed entrare nella dimensione dell’oblio.

L’Inviato Cittadino (su input di Cesare Barbanera) lo nota, ne ricostruisce la storia e ne propone il recupero, attraverso l’Art Bonus, alla delegata del sindaco Lorena Pittola. Il consigliere prende a cuore l’iniziativa e trova un gruppo facebook che si fa avanti per sostenere le spese.

Le cose vanno per le lunghe (soliti intoppi burocratici, pastoie, autorizzazioni), tanto che Lorena scade dal ruolo e non si ricandida. Il testimone passa ai nuovi amministratori.

Nel frattempo, l’orologio viene portato dal mitico Pazzaglia, nel laboratorio di piazza Ansidei. Occorrono vari interventi. Il primo è quello di rifare il quadrante, lasciando le vecchie sfere (ossia le “lancette”). Tocca riverniciare il box contenitore molto ossidato. La meccanica ha bisogno di pulizia e soprattutto del “pilota” di controllo che manda gli impulsi: si tratta di un quadro elettrico-elettronico sul quale mette le mani Federico Polidori, un vero appassionato.

Sull’orologio intervengono due generazioni Palmiro e Nicola Pazzaglia, con Giuliano e Andrea Curti (rispettivamente padri e figli… d’arte).

È stata anche rimessa la luce interna “non a led – precisa Nicola – ma al neon, come era in origine”.

Operazione compiuta e merito che ci piace rivendicare, senza supponenza, coinvolgendo nei ringraziamenti anche il nostro giornale e il direttore Nicola Bossi che ha condiviso le intenzioni.

L’orologio è pronto per essere ricollocato in prossimità della zona in cui stava in origine. Ha scandito le ore di entrata e di uscita degli operai della Perugina. Poi ha legato le generazioni, segnando l’ora per i bambini delle elementari della Comparozzi. Oggi dovrà dare l’ora alla zona coworking di Fontivegge. L’inviato Cittadino, Lorena Pittola, il figlio di Giacomo Santucci, Enzo, e la nipote Maria, sperano di essere invitati all’inaugurazione. 

Perugia, l'orologio della Perugina torna al suo posto: le immagini

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