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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Diciassette quadri per "raccontare" il corpo umano, il progetto "La forza del colore" del "di Betto"

Inaugurata al Santa Maria della Misericordia la mostra con le opere degli studenti del liceo artistico perugino

Diciassette pannelli raffiguranti parti del corpo umano viste al microscopio e un mosaico di un metro di diametro, in pasta vitrea, che racconta per simboli la storia dell’Ospedale. Sono visibili da oggi, nell’atrio principale, le opere realizzate dagli studenti del dipartimento Arti figurative bidimensionali del Liceo artistico “Bernardino di Betto” di Perugia grazie al progetto “La forza del colore”, sintesi finale di un percorso artistico che ha preso l’avvio da un'idea del professor Matteo Pirro, direttore di Medicina Interna e delle coordinatrici sanitarie della degenza.

Lo studio personale effettuato da ciascun studente è stato incentrato nella riproposizione di soggetti legati al corpo umano (tessuti muscolari, vascolari, epiteliali) visti con l'occhio del microscopio, mentre il mosaico è un’opera nata dal coinvolgimento di un intero gruppo classe.  

Nel corso della cerimonia di consegna delle opere, la dirigente scolastica, dottoressa Rossella Magherini, ha voluto ringraziare il professor Pirlo e le coordinatrici infermieristiche Monica Cittadini e Donatella Renga che nel 2018-19 proposero la collaborazione culminata nella realizzazione dei lavori degli studenti che saranno collocati nei corridoi delle degenze di Medicina Interna.

Perugia, le opere degli studenti del Bernardino di Betto al Santa Maria della Misericordia

 

“I ragazzi – sottolinea la dirigente - hanno puntato soprattutto alla dimensione cromatica in maniera tale da poter suscitare emotività, forza e vitalità a chi trascorre il tempo in questi luoghi. Particolarmente significativa, inoltre, l’apertura della scuola al territorio e la possibilità per gli studenti di mettersi alla prova con il mondo del lavoro e degli adulti e di accrescere, così, la propria formazione”.

Il professor Pirro, nel ringraziare i presenti e i ragazzi che hanno partecipato al progetto, ha posto l’accento sulla “curiosità, l’entusiasmo e la capacità di ricerca del mondo dei colori della medicina. L’impatto di questa straordinaria sequenza di colori potrà dare, a pazienti e personale, momenti di evasione”.  Alla cerimonia ha preso parte il dottor Pietro Manzi della struttura di Igiene e Servizi Ospedalieri che ha portato i saluti della Direzione Strategica e ringraziato l’Istituto scolastico. Presenti anche gli studenti autori delle opere, i docenti che hanno seguito il progetto e il personale sanitario.

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