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Quell’olivo davanti agli Arconi è da salvare, affidandolo alla cura paziente delle Olivastre. Sennò... è la fine

Quell’olivo davanti agli Arconi è da salvare, affidandolo alla cura paziente delle Olivastre.

Nell’aprile 2001, su input del Comune di Perugia e dell’International Jurnalism Festival, venne piantato un olivo in memoria di Peppino Impastato e dei giornalisti uccisi dalla mafia.

“Oggi questa pianta simbolica, dell’età di oltre mezzo secolo, giace davanti agli Arconi, mutilata da una potatura frettolosa e impropria”.

Questo il messaggio che giunge dall’Associazione Le Olivastre, le quali hanno all’attivo numerosi salvataggi di piante singole e recupero di interi oliveti nel passignanese e non solo.

Ora sono proprio loro a domandare l’affidamento di questa pianta che ritengono in condizioni precarie. Chiedono pertanto di essere contattate a info@leolivastre.org.

Aggiungono che anche Libera Umbria sostiene questa ragionevole proposta di "affido", con la conseguente assunzione di responsabilità da parte di esperti di conclamata esperienza.

Soggiungono: “Manca solo il Comune di Perugia, che crediamo sia il proprietario dell'area”.

Concludendo “Detto con molta umiltà, la nostra "cura" potrebbe essere migliore”.

Dal canto suo, Libera Umbria scrive alle Olivastre che il 3 marzo (ore15:30) verrà apposta una targa che si possa leggere con facilità. E che, proprio agli Arconi, a seguire, si terrà un conversazione (Fondazione e Premio Roberto Morrione) sull’importanza del giornalismo d’inchiesta.

Quanto all’olivo, Comune, se ci sei… fatti sentire!

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