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Città di Castello, nasce l'oasi felina che ospita gatti malati o in difficoltà e senza padrone

L'iniziativa grazie ad un cittadino che ha voluto realizzare un sogno, dimostrando grande amore per questi animali

Un'oasi per i gatti senza padrone e malati. Un rifugio per felini in difficoltà creato grazie all'amore e alla volontà di un privato che corona, così, un sogno.

E' stata inaugurata, a Mezzavia di Lerchi, l’oasi felina realizzata grazie a Luigi Mario Maggiolini Pescari, un uomo di Città di Castello, molto conosciuto nella comunità locale, vittima di un investimento stradale, nel 2014, mentre attraversava sulle strisce pedonali. "Dopo l'incidente - spiega lo stesso Luigi Mario Maggiolini Pescari - sono stato per tanto tempo costretto in casa, limitato nella mia libertà e solo grazie ai miei numerosi gatti sono riuscito a superare questo momento durissimo. Ho, quindi, giurato che quando tutto fosse finito avrei fatto qualcosa per questi animali".

Dal sogno alla realtà, quindi, con l'apertura dell'oasi felina. "Siamo grati a Mario che ha compiuto un atto veramente encomiabile, segno del suo animo e della sua sensibilità verso gli animali, che ci permette di essere in Umbria il primo territorio ad avere un rifugio per gatti malati e più in generale ad essere in prima linea nel contrasto dei fenomeni deteriori, come l’abbandono, la violenza o l’uso di bocconi avvelenati, che sono purtroppo do stretta attualità anche oggi" ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta.

Oasi felina di Città di Castello, un rifugio per gatti malati

La capacità di accoglienza della struttura potrà variare da 20 gatti gravemente ammalati a 50 se autonomi. La gestione sarà la stessa del canile comprensoriale e la struttura non ospiterà gatti sani che possono e debbono vivere in libertà, ma solo gatti malati che non sopravviverebbero in ambiente libero.

Il complesso si estende su un'area di 360 metri quadri, completamente recintata con idonea rete e pavimentata in calcestruzzo con finitura al quarzo idonea alla facilità di lavaggio. Proprio per questo la pavimentazione ha diverse pendenze, tutte confluenti su ampie canalette di raccolta dei reflui che si raccolgono  su idonea fossa ispezionabile e quindi canalizzate nella fognatura della struttura principale del canile. All'interno è  posizionata una struttura metallica prefabbricata costituita da 5 box, due dei quali destinati al ricovero di animali affetti da malattie infettive e un box per la quarantena, gli altri due box sono destinati al ricovero di gatti non infetti. Le stesse aree esterne di riferimento sono separate.

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