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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Non solo lebbra. Sulla scia di frate Clemente Maino, religioso e missionario della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione

Non solo lebbra. Sulla scia di frate Clemente Maino, religioso e missionario della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC).

Una constatazione dolorosissima. In Camerun un bambino su quattro, di età compresa tra i 2 e i 9 anni, ha almeno un tipo di disabilità .

Conseguenza nefasta di malattie infettive come la polio, la malaria, la lebbra o il morbillo.

Per garantire ai bambini disabili del Camerun cure mediche, terapie riabilitative, istruzione e inclusione, è stata lanciata una Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi dall’evocativa denominazione “Tutti Uguali”.

La si può sostenere, dal 5 al 18 marzo 2023 e dal 3 al 9 aprile 2023 con un sms o chiamata da fisso al numero solidale 45580. Tutte le informazioni su www.dokita.org / www.dokita.org/tutti-uguali

Ma i bambini sono davvero tutti uguali? In realtà, essere un bambino disabile in Camerun, e nella maggior parte dei paesi più poveri del mondo, significa non avere la possibilità di accedere ai servizi medici, non poter frequentare la scuola e non poter ricevere un’adeguata nutrizione.

Sono bambini “invisibili”, condannati ad un futuro di emarginazione e abbandono, anche perché spesso sono proprio le famiglie ad allontanarli, sia per mancanza di risorse economiche, sia a causa di retaggi culturali e di pregiudizi radicati.

Ma esistono i Centri supportati da Dokita. Organizzazione che, da oltre trentacinque anni, è presente in Camerun per garantire l’inclusione ai bambini disabili, promuovendo la loro piena partecipazione alla vita socio-economica e culturale della comunità, tramite la riabilitazione e la prevenzione socio-sanitaria, l’educazione scolastica e la formazione professionale.

ORIGINE DEL NOME DOKITA. Il nome “Dokita” è un prestito linguistico al lessico della lingua bulu del Camerun (già colonia germanica) della parola tedesca “Doktor”, che indica il medico, il dottore, ma anche l’uomo della medicina, il guaritore (con evidente richiamo di natura antropologica).

Quel coraggioso fratel antilebbra. Dokita è il nome che la popolazione locale diede a Fratel Clemente Maino, religioso e missionario della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC), che alla fine degli anni ’70 portò cure e assistenza medica ai malati di lebbra.

Dal 5 al 18 marzo e dal 3 al 9 aprile 2023 si può sostenere la Campagna “Tutti Uguali” con un sms o chiamata da fisso al numero solidale 45580. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile.

Media Partner della Campagna sono RAI per la Sostenibilità, Mediafriends, La7 e Sky per il Sociale.

Presente nel mondo. Attualmente Dokita Onlus opera in 14 Paesi (Camerun, Congo R.D., Nigeria, Senegal, Bolivia, Brasile, Argentina, Honduras, Perù, India, Filippine, Albania, Croazia e Italia), prestando soccorso ogni anno a più di 20mila persone, di cui 7.000 con disabilità. Assicura loro assistenza sanitaria, istruzione e cibo tramite le proprie strutture fisioterapiche, le scuole speciali e i centri di accoglienza.

Citando Epicuro. Ha scritto il filosofo greco: “È un dio colui che aiuta i propri simili”. Proviamo ad esserlo. Almeno per una volta.

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