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Musica dal mondo. Scalda i cuori e fa (discutibile) proselitismo, il bel concerto di Carlos Elias ai Notari

A Musica dal mondo si scaldano i cuori, si nutre l’anima… si fa (discutibile) proselitismo, col bel concerto di Carlos Elias ai Notari.

Una compagine che è quella dell’Orchestra giovanile dell’Università di Cedarville, Ohio (USA), magistralmente diretta da Carlos Elias.

Lui stesso apprezzato violinista, solito esibirsi insieme alla moglie pianista Andrea Arese. La magnifica coppia ha spopolato con l’ultimo lavoro discografico denominato “Let’s Tango”, già eseguito alla Carnegie Hall di New York e premiato come “best of the best” negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Ai Notari, i suoi valenti orchestrali hanno eseguito – in una prima parte – Grieg, Elag, Holst, e il prete rosso Vivaldi.

Quindi lo scivolone: si è dato spazio alle testimonianze di fede e di conversione di tre ragazze e di un giovane in riferimento a percorsi di vicinanza a Gesù e al suo messaggio. Con la mediazione linguistica del Pastore Fred Whitman del Centro Evangelico Battista di Perugia. Figura ben nota ai perugini anche in relazione alle sue presenze su una emittente locale, sulla quale verrà riproposto, in più occasioni, questo stesso concerto.

Ricordiamo, incidentalmente, che Padre Whitman è ben noto a tutti noi e che ha festeggiato 50 anni di ministero e di attiva militanza fra i travertini della Vetusta proprio nel gennaio scorso. Presenza che si è avvalsa della fattiva collaborazione di sua moglie Rachele. Auguri, dunque, al Pastore-traduttore per averci fatto capire le parole di questi ragazzi che si esprimevano in uno slang americano per noi poco accessibile.

Tutto il secondo segmento del concerto, oltre che in chiave artistico-musicale, si è connotato in una dimensione di puro apostolato. In armonia con motivi di salmi e cori religiosi, voltati per complesso d’archi. Bel concerto, esibita propaganda fides. Sincera, e anche un po’ stucchevole. Specie considerando che ci è stata propinata nella massima sala istituzionale cittadina. Perché – ad avviso di chi scrive – la cultura e la musica o sono laiche o non sono. Ma resta, s’intende, una valutazione personale. Sebbene ampiamente condivisa.

Nei prossimi giorni, il complesso si esibirà a Todi, Tuoro sul Trasimeno e Deruta. Unendo sempre, in perfetta sintesi, la musica e il Vangelo. Proposto come esempio ispiratore di una sana vita spirituale.

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