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INVIATO CITTADINO E fu subito pop. Anzi… Ultra pop. Mostra di un tris d’artisti a Deruta fra pittura e creatività

Sugli scudi Stefano Chiacchella, Andrea Dejana, MaMo. E D'Artagnan è Peppe Fioroni

E fu subito pop. Anzi… ultra POP. Mostra di un tris d’artisti a Deruta fra pittura e creatività. Sugli scudi i tre moschettieri Stefano Chiacchella, Andrea Dejana, MaMo. Per quarto – il D’Artagnan della situazione – il mitico Giuseppe Fioroni, praesens in absentia.

Presentazione critica di Andrea Baffoni, sotto l’egida della Casa degli Artisti (Francesco Minelli e Carla Medici), al chiostro del Museo Regionale della Ceramica. Esposizione delle opere al Centro d’arte contemporanea Antica Fornace Grazia. Un ambiente che evoca momenti di alto artigianato e storia locale.

Un evento fortemente voluto dalla nuova Amministrazione di Michele Toniaccini, riconfermata a furor di popolo nella recente tornata elettorale. La rappresentano, in giunta e al tavolo dei relatori, le voci nuove degli assessori: Laura Fuccelli e Piero Montagnoli.

Pubblico delle grandi occasioni, costituito da colleghi, estimatori, amici.

Presentazione di cultura di Baffoni che si dilata nell’esposizione delle linee guida storiche della pop art. Breve e succoso intervento di Stefano Chiacchella, saluto laconico di MaMo e Dejana.

Poi tutti alla mostra che si dipana in stanzette a sviluppo tematico: dalla sala del ballo e della musica a quella “vietata ai minori”. Non è peraltro un segreto come il mondo pittorico di Chiacchella si declini attraverso la narrazione di fiorose fisicità, prevalentemente femminili, in cui i corpi si pongono in dialogo costante coi temi dell’erotismo, della musica, della citazione urbana identitaria.

Per parte sua, MaMo propone installazioni polimateriche, ricche di autocitazioni (la Vanoni, Queen Elisabeth…) in cui la suggestione materica rimanda a contenuti intrisi di sapida ironia.

Dejana – terzo fra cotanto senno – suggerisce modernissime installazioni e provocazioni, già lungamente apprezzate presso la Galleria Artemisia di via Alessi.

A proposito della quale, non si può non ricordarne il fondatore, Giuseppe Fioroni, artista multiforme: pittore, scultore, musicista, antropologo. A lui è dedicata la stanzetta l’ingresso, ex forno, con tre pezzi rappresentativi della sua pittura onirica e popolare.

Il tutto sotto la convinzione (espressa da Baffoni) del fatto che POP, che sta per “popular”… e molto di più: è un’arte che, per essere goduta, non ha bisogno di mediazioni, di titoli culturali, né di sovrastrutture concettuali. È sufficiente lasciarsi andare alla seduzione delle opere. Imparare a “perdersi” per “trovarsi”. Che è poi la chiave che astrae e insieme riconduce alla dimensione del reale. Mostra aperta fino al 31 luglio.

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