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INVIATO CITTADINO Come ti racconto Perugia, attraverso immagini in rigoroso bianco e nero e una raffinata diegesi poetico-letteraria

Un commosso omaggio a Perugia. Un regalo alla città e a tutti noi

Come ti racconto Perugia, attraverso immagini in rigoroso bianco e nero e una raffinata diegesi storico-poetico-artistico-letteraria.

Apre domani, sabato 1 ottobre, ore 17:30, la mostra fotografica “Spazi sensibili 3”. Si completa così l’elegante narrazione lirico-documentaria del fotografo Marco Nicolini e del principe dei giornalisti, Mimmo Coletti. I quali portano a compimento un resoconto poetico che si dipana in 44 scatti e 24 location, scegliendo fior da fiore tra le bellezze storico-artistico-architettoniche della Vetusta.

Sede prestigiosa: la Galleria Fiaf presso le sale di Bio Art Cafè di Palazzo Della Penna. Una storia che è partita dal 2013 attraversando ben tre assessorati. A riprova di come, quando l’arte e la cultura sono tali, possano prescindere da qualsiasi spirito di appartenenza politica o partigianeria. Occorre, in questo spirito di continuità, dare atto alla politica culturale del Comune di Perugia. 

FOTO - Come ti racconto Perugia

Ecco perché l’Assessore Leonardo Varasano ha convintamente assecondato il terzo step di un percorso “ch’era follia sperar”. Così i due autori, accompagnati da Fabio Versiglioni di Futura Edizioni, hanno potuto raggiungere il traguardo. Target che si traduce in un cofanetto, prezioso e raro, contenente i tre volumi. Opera da diffondere massicciamente nelle scuole, negli Istituti di Alta Formazione, nella società civile… in forza di un valore oggettivamente notevole.

Dopo la prima opera, con un’esplorazione di Musei e Gallerie, intrise di cultura e umanità, la magnifica coppia ci ha raccontato la città, vista dalle finestre di residenti amici. Una città in cui le pietre raccontano la vita degli uomini. I quali sono però presenti, incisivi, partecipi. Inglobati, si direbbe, nella realtà rappresentata.

Ora l’indagine attraversa Chiese e Oratori nei quali si fondono arte, musica, architettura in una dimensione quasi sacrale. In grado di mantenere il filo rosso che lega storia e tradizione al presente, vivo e palpitante.

Una esplorazione che evita le insidie della rappresentazione riconoscibile e scontata, ma si sofferma su un mondo ricco di interiorità. Offrendo spigolature inedite, cartoline rare, prospettive tanto reali da sembrare immaginarie.

Si direbbe “architetture dell’anima”. Con opere d’arte che parlano, con persone che vivono. Con una musica che si vede e si sente. Un approccio sinestetico, in grado di farci percepire suoni e perfino odori. Tenere in mano un tris di libri per un viaggio da sogno, estremamente reale, accompagnati dalla seduzione degli scatti di Marco e dalle parole di Mimmo. Un commosso omaggio a Perugia. Un regalo alla città e a tutti noi.

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