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INVIATO CITTADINO Grande Mostra antologica per celebrare un quarto di secolo dalla scomparsa di Renzo Scopa

La cura Gualtiero De Santi, come doveroso omaggio a un riconosciuto Maestro umbro-marchigiano del secondo Novecento

Mostra antologica “Le metamorfosi dell’anima”, per celebrare un quarto di secolo dalla scomparsa di Renzo Scopa. La cura Gualtiero De Santi, come doveroso omaggio a un riconosciuto Maestro umbro-marchigiano del secondo Novecento.

Evento che si terrà, fino al prossimo 4 giugno, nell’esclusiva cornice del Castello di Postignano, antico borgo medievale ai confini tra Umbria e Marche. Con il Patrocinio di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Sellano.

Una ghiotta e rara occasione per entrare in contatto con l’opera creativa di Scopa: dall’apprendistato alla Scuola del Libro di Urbino all’informale degli anni Sessanta, dall’arcaismo fantasmagorico degli anni Settanta all’espressionismo materico degli ultimi due decenni del Novecento.

La sua Opera, carica di simbolismo, narra spesso la pressione misteriosa del mondo psichico, svelandone le recondite epifanie.

In mostra alcune tra le opere tra le più emblematiche dell’artista altotiberino.

Spicca per consistenza e profondità d’ispirazione, la suite ‘Deserto umano’, caratterizzata dalle grandi campiture di colore che isolano la figura umana, così da farla perdere nel vuoto degli spazi.

Ma è un perdersi che prelude a un significativo ritrovarsi. Dopo aver indagato le ragioni profonde che presiedono alla nostra avventura esistenziale.

Opere come ‘L’immagine ed il suo doppio’ e ‘Il mondo in una scatola’, dànno conto di come simboli e oggetti possano trasfigurarsi in una sostanza quasi immateriale.

Scoperte valoriali, le opere della serie ‘Nuovo arcaismo’, che rivelano come tra le fonti d’ispirazione e ricerca di Scopa possano efficacemente intercettarsi le mitologie antiche e l’arte popolare.

Renzo Scopa era nato a Urbino, città nella quale ha compiuto la propria formazione artistica presso la Scuola del Libro, diplomandosi come Maestro d’Arte Ornatore del Libro e conseguendo successivamente l’Abilitazione all’Insegnamento della Calcografia.

Nel 1960 ricevette a Perugia la “Medaglia d’oro per l’incisione” alla Mostra d’Arte Sacra della Pro Civitate Cristiana. Si trasferì poi a Città di Castello, dove è scomparso il 2 giugno 1997.

Ne tutela gelosamente la memoria il figlio Saulo, anche lui vocato al mondo dell’arte, della fotografia, della creatività.

Visitabile al Decohotel, per tutta la durata di Umbria Jazz, la mostra fotografica di Saulo Scopa

Diverse le mostre che Saulo ha organizzato per celebrare il grande genitore. Tutte con significativo apprezzamento di pubblico e di critica. 

Il mondo è nato per finire in un buon libro… o nell’antologica “Mondo dipinto” di Renzo Scopa, alla Rocca Flea

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