E' morto Giulio Giungi, perugino doc: il ricordo dell'Inviato Cittadino
Era nato a Porta Sole, amante appassionato della città e della sua storia, ne conosceva come pochi le vicende
Ci ha lasciato Giulio Giungi, perugino doc. Era nato a Porta Sole, amante appassionato della città e della sua storia. La famiglia era stata titolare di un affermato pastificio in via dell’Aquilone. Ce ne raccontava le imprese e i problemi durate la guerra.
Studente modello del liceo scientifico e spericolato goliarda. Riferiva di essere andato a lezione di matematica dalla sorella del partigiano Mario Grecchi, fucilato dai nazifascisti al poligono di tiro di corso Cavour.
Si era laureato in discipline giuridico-economiche e aveva messo a disposizione i suoi saperi nel difficile mondo bancario di cui conosceva ogni risvolto tecnico e operativo. Era stato apprezzato Direttore del MPS a Piancastagnaio, chiudendo la carriera a Ponte Felcino.
Esperto di storia locale, stimato Docente all’Unitre, instancabile animatore di uscite e visite guidate. Numerose e seguitissime le sue conferenze all’Antica Società del Gotto di Fontenuovo (foto) e al Circolo Bonazzi di Franco Venanti.
Lo avevo individuato come mio consulente per il libro “Perugia a Luci rosse”, per cui mi aveva fornito conoscenze e documentazione. Mi dette il fondamentale testo di Ariodante Fabretti sulla prostituzione a Perugia nel Medio Evo. Mi consigliava, orientando, con generosità e competenza, le mie ricerche. Veniva allo studio e si fermava a lungo, sempre prodigo di racconti perugini d’antan.
Giulio assecondava convintamente la passione della moglie Clara Marcacci scrittrice e poetessa. Costituivano una coppia esemplare. Con i figli Sara, Valerio e Consuelo, legatissimi alla famiglia.
Giulio possedeva una memoria formidabile ed era in grado di rintracciare documenti, fotografie, testimonianze, sempre utili a chi si accingeva a raccontare le vicende della nostra città.
Di lui restano, nella memoria di chi lo ha conosciuto, il sorriso, l’ironia, la disponibilità, il cuore.