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Il 'Montessori Day' a Perugia: "La formazione è un diritto umano, non un attività commerciale"

Inaugurati con la Bandiera originale di Capitini e la canzone di un bambino i lavori del neo Centro Internazionale di Studi Pedagogici: ospite Philip O’Brien, presidente dell'Ami

Oltre 200 persone tra studiosi, insegnanti e pubblico (dal vivo e in streaming) hanno partecipato all’evento 'Maria Montessori in Umbria: from deep roots to new growth'. Dopo l’inaugurazione degli spazi del neo Centro internazionale di studi pedagogici Maria Montessori e la titolazione della piazzetta antistante alla scienziata di Chiaravalle, nel pomeriggio il 'Montessori Day' è infatti entrato nel vivo con la sessione inaugurale dell’organismo scientifico che svolgerà attività di studio, ricerca e soprattutto formazione in ambito didattico-pedagogico, dalla prima infanzia all’età alta degli studi universitari. 

Dopo l’esposizione della bandiera originale che Aldo Capitini usò per la prima marcia della pace e la canzone di un giovanissimo allievo montessoriano tratta da una filastrocca di Gianni Rodari, il Rettore dell Università per Stranieri di Perugia, Valerio De Cesaris, ha inaugurato il convegno ringraziando tutti per il clima di gioia che si è creato in occasione della nascita del Centro, che ha definito "un organismo nuovo ma con radici antiche, il quale necessita dell’attenzione e del sostegno della città e che avrà rilevanza per essa come per il territorio. L’impegno della Scuola Santa Croce, di eland, e dell’Università per Stranieri di Perugia - ha proseguito De Cesaris -  potrà infatti valorizzare la figura di Maria Montessori e il suo rivoluzionario portato scientifico, ma anche sostenere l’Associazione Internazionale Montessori, che grazie ad esso può contare oggi su una nuova struttura per formare insegnanti montessoriani di tutto il mondo".

Perugia celebra Maria Montessori: inaugurati il Centro Internazionale Studi Pedagogici, la mostra e la nuova piazzetta

Forte, sul piano dell’impegno che Maria Montessori ha sempre chiesto alle istituzioni di tutto il mondo, è stato il messaggio lanciato da Philip O’Brien, presidente dell’Associazione Internazionale Montessori (Ami), il quale ha ricordato all’uditorio che la formazione e l’istruzione - l’Education - è un diritto umano, e non un’attività commerciale. "Ciò perché - ha sottolineato l’economista specializzato in formazione - la pandemia non ha fatto altro che accentuare un divario già esistente tra mondo povero e mondo ricco in ordine a tale diritto, ed ha fatto prosperare 'l’industria del doposcuola', dinamica ‘mercantile’ più che educativa, peraltro non alla portata di tutti".

I lavori sono poi proseguiti con le testimonianze di Elvira Businelli e Delfina Tomassini, che nel 1950 furono formate da Maria Montessori, da Lynne Lawrence (direttore esecutivo Ami), Valentina Mencaroni (maestra del Santa Croce) e da Benedetto Coppola (presidente dell’Opera Nazionale Maria Montessori), cui sono seguiti gli interventi tecnici di pedagogisti e operatori montessoriani. Dalle parole degli intervenuti è parso che il messaggio di Maria Montessori sia nel presente più necessario che mai per ‘allenare’ i bambini a divenire persone con capacità critica, autonomia di pensiero e creatività in una realtà dominata dalla rete e dalle sue non sempre chiare dinamiche.

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