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INVIATO CITTADINO Trecchiodi rilancia alla grande il progetto Monella di riqualificazione del Minimetrò

L'esperto di trasportistica interviene sul nuovo brevetto della Leitner (sistema ConnX)

Alessio Trecchiodi interviene sul nuovo brevetto della Leitner (sistema ConnX) e rilancia alla grande il progetto Monella di riqualificazione del Minimetrò.

Esordisce dicendo: “L'ho sempre teorizzato che la fune è un accrocco ottocentesco e che, grazie alla tecnologia esistente, i cofanetti del minimetro dovevano essere sostituiti con quelli a trazione autonoma”.

Allora, adesso, che fare?

“Togliamo l’accrocco e passiamo a questa tecnologia, di sicuro meno costosa? Non saprei”.

Cambierebbe qualcosa?

“E che cambia? Sempre un sistema a spola è!”.

Dunque, status quo?

“Proprio no. La proposta è la seguente. Modifichiamo la sede del Minimetro per trasformarlo in boulevard alberato, panchinato, illuminato e a tratti coperto con plexiglas per tranquille soste a leggere e con brevi tapis roulant in salita. Sulle stazioni verranno posizionate piccole attività commerciali”.

Insomma, fai tua la proposta avanzata dall’architetto Mauro Monella. Già cinque anni fa, in ben quattro occasioni, ne abbiamo scritto diffusamente raccontandone la proposta che incontrò consensi. 

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“In buona parte convengo con Monella. Mentre sopra si rigenera e si riqualifica a nuove funzioni, sotto scorrono vari Tram-Treno provenienti da tutta l'Umbria, portando vagonate di viaggiatori per le attività commerciali del centro storico: turisti, studenti, impiegati”.

Vuoi dire che alla Leitner è arrivata la tua voce e quella di Monella?

“Questo non so. So però che la Leitner non ha praticamente venduto più nessun Minimetro simile a quello perugino”.

Allora, confermi la tua idea sul fatto che il Minimetro sia stato un colossale errore.

“Solo noi, per soddisfare gli interessi di quanti volevano i finanziamenti statali (68 miliardi di lire e più) ci siamo cascati”.

Come fare dunque?

“La sede dove opera il Minimetrò non supera il 13% per cui vetturette a trazione elettrica affronterebbero agevolmente la salita senza l'ausilio della fune”.

Con quali benefici?

“Eliminare la fune vuol dire eliminare tanti problemi: soprattutto il consumo energetico eccessivo, la manutenzione costosa e il rumore”.

 Dunque potremo ammirare queste navicelle scorrazzare per Perugia?

“Questo è tutto da vedere. Ma è sicuro che questa nuova soluzione della Leitner apre a nuove e interessanti prospettive”.

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