La fase 2 come occasione di nuovo slancio per la Chiesa, da Assisi l'auspicio di monsignor Domenico Sorrentino
Celebrata la messa crismale nella cattedrale di San Rufino. Il vescovo: “Invochiamo lo Spirito per quanti in difficoltà economiche e per gli operatori socio-sanitari”
Lo Spirito Santo, la carezza di Dio, per "quanti hanno combattuto e combattono nella generosità della loro missione e professione e per quanti sono alle prese con un futuro familiare e lavorativo pieno di rischi “Ripartiamo non solo con l’impegno di sempre, ma con uno slancio ancora più forte".
Lo ha detto il vescovo della diocesi di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, ai tanti sacerdoti e religiosi che hanno partecipato alla santa messa crismale nella cattedrale di San Rufino.
Nell’omelia il vescovo ha anche sottolineato l’importanza di questa celebrazione dopo la lunga quarantena e il lockdown. "Finalmente ci ritroviamo – ha affermato - Abbiamo condiviso e condividiamo la sofferenza di tante persone e famiglie. La nostra vita liturgica ne è stata profondamente segnata. Non nascondiamo di avere sofferto anche perché il nostro servizio è stato considerato solo alla stregua di un pericolo. La gioia della Pasqua è stata come velata e violata. Abbiamo chiesto in tanti modi misericordia. Oggi la imploriamo ancora perché il futuro è tutt'altro che certo.
Al termine dell’omelia sono seguite il rinnovo delle promesse sacerdotali e la benedizione degli oli santi e la consegna ai presbiteri dell'ultimo libro di monsignor Sorrentino intitolato "Crisi come grazia. Per una nuova primavera della Chiesa".