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Merito di un privato cittadino il recupero di un crocifisso del 1600 a San Lorenzo della Rabatta

Un recupero che ha carattere di eccezionalità, anche perché muove da un’iniziativa personale che non ci stancheremo di elogiare

La ricorrenza di San Lorenzo (10 agosto) è ancora lontana ma ci giunge dall’amico Piero una notizia che ha carattere di assoluta eccezionalità. Eravamo rimasti alla cornice seicentesca che includeva il San Lorenzo, ormai stabilmente esposto in cattedrale, poco prima del transetto di sinistra. Oggi possiamo aggiungere un recupero che ha carattere di eccezionalità, anche perché muove da un’iniziativa personale che non ci stancheremo di elogiare. “Oltre alla nuda tela del San Lorenzo – racconta Piero Calzoni – c’è un altro capolavoro d’arte e di fede che si è salvato (in realtà, la modestia impedisce di dire “l’ho salvato”, ndr): parliamo di uno splendido Crocefisso del ’600 di scuola trentina, intagliato su legno di cirmolo”.

Perugia, quel crocefisso sottrato al degrado

Ricorda Calzoni: “Quel Crocefisso, sottratto ai calcinacci e al degrado, l’ho fatto periziare e restaurare a mie spese. Dopo il restauro, lo avevo doverosamente restituito al Parroco di Cenerente nella cui giurisdizione rientra la Chiesa di San Lorenzo della Rabatta”. Tant’è che quel capolavoro si vede nella foto della gallery, mentre il parroco di allora celebra nel tendone di Cenerente. Anche le foto sono frutto della generosità dell’amico Piero.

E oggi quel capolavoro (di arte, di storia, di fede) dove sta? “Mi risulta che sia stato consegnato nelle mani delle autorità ecclesiastiche”. Che dire? Caro Piero, difensore del patrimoni    culturale della Vetusta. Ancora una volta, ce l’hai fatta.
 

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