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"Medicus 2021" celebra Gentile da Foligno, il primo medico legale e investigatore stile "Csi" della storia

Accademico e commentatore del Canone di Avicenna, fu guida di papa Giovanni XXII nella fondazione nello Studium perugino il 18 febbraio 1321 della facoltà di medicina

Medicus 2021 ricorda Gentile da Foligno, discendente della famiglia dei Gentili, imparentata con il ramo dei conti di Foligno che avevano la rocca tra le frazioni di Carpello e Cancellara, studiò a Bologna ed esercitò la professione di medico. Morì a causa della peste contratta nel 1348 a Perugia dove si era recato su richiesta del Comune perugino.

“Medicus 2021” è l’occasione per affrontare tematiche specifiche legate all’invecchiamento, dalle protesi all’estetica fino all’evoluzione delle cure per la prostata perché Gentile da Foligno è stato uno dei primi urologi delle storia medica occidentale. Gentile, principe dei medici del Trecento, accademico e commentatore del Canone di Avicenna, fu guida sapiente di papa Giovanni XXII nella fondazione nello Studium perugino il 18 febbraio 1321 della facoltà di medicina. Nell’aula magna dell’attuale dipartimento di Medicina e Chirurgia di Perugia un busto di inizio Novecento ricorda il ruolo decisivo ricoperto da Gentile

Famoso il caso di un marito che contestava la legittimità del figlio nato al settimo mese, accusando la moglie di averlo tradito con il fratello. Un caso giudiziario che per la prima volta attesta il tentativo di unire la giurisprudenza con la ricerca scientifica, il diritto e la medicina legale. Ed è anche un primo caso in stile “Csi” risolto da un medico umbro nel XIV secolo.

A richiedere il parere medico e scientifico è Cino da Pistoia, amico di Dante Alighieri e Francesco Petrarca, nonché maestro di Bartolo da Sassoferrato (uno dei più illustri docenti dell’Università di Perugia). Anche Gentile da Foligno ha insegnato a Perugia. Figlio di Gentile de’ Gentili da Foligno, medico a Bologna, nasce nella seconda metà del secolo XIII da una famiglia nobile della città umbra. Studia medicina sotto Taddeo Fiorentino ed insegna la stessa materia a Perugia nel 1325, per poi trasferirsi a Padova, dai Da Carrara, come medico personale. Muore durante la grande peste del 1348. Ha lasciato un commentario ai canones di Avicenna, un manoscritto di consigli e alcuni trattati sulla febbre.

Cino da Pistoia, quindi, incaricato di risolvere la questione, scrive al medico di Foligno tra il 1326 e il 1334, chiedendo in quale momento inizia la vitalità del feto, visto che le fonti giuridiche esistenti facevano tutte riferimento alla “Lex septimo mense”, collegandosi all’autorità d’Ippocrate. Messa così, la questione, era già risolta: figlio legittimo senza riserve. Cino da Pistoia, però, vuole essere sicuro e chiama in causa Gentile da Foligno, uno specialista.

Gentile, in quel periodo è a Perugia. E risponde a Cino da Pistoia: l’opinione di Ippocrate è valida e a quella bisogna attenersi, ma da bravo medico bisogna prendere in considerazione anche le date del matrimonio, la presenza del marito in casa. E solo se tutti i dati combaciano riconoscere la legittimità del figlio.

Medicus 2021 si conclude oggi a Foligno ed è stato organizzato con l’apporto di Università degli Studi di Perugia, Regione dell’Umbria, Comune di Foligno, Fondazione Angelo Celli, Associazione accademici italiani in Cina e Federsanità Anci Umbria. Tra gli interventi, oltre a quelli del ministro, sono attesi quelli del rettore dell’Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, e di monsignor Vincenzo Paglia, presidente della pontificia accademia per la vita e gran cancelliere del pontificio istituto Giovanni Paolo II.

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