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Venerdì, 19 Aprile 2024
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INVIATO CITTADINO Buon Paradiso, Maurizio

La testimonianza del giornalista e regista Rai Gino Goti che ebbe a collaborare con lui

Buon Paradiso, Maurizio. La testimonianza del giornalista e regista Rai Gino Goti. Ricordando Maurizio Costanzo e le sue presenze a Perugia.

Come l’hai conosciuto?

“Ebbi modo di conoscere e apprezzare un giovanissimo Costanzo, agli esordi della carriera, in occasione di alcune interviste realizzate a due voci e poi portate al nazionale”.

Quale l’oggetto della vostra collaborazione?

“La nostra proficua collaborazione si espresse a lungo nella fortunata trasmissione della radio ‘Buon Pomeriggio’ di cui ero corrispondente dal capoluogo e dalla regione Umbria”.

Su quali contenuti?

“Con quella trasmissione facevamo molti collegamenti da varie località. Avemmo modo di interloquire circa lo storico lunario del Barbanera degli editori Campitelli di Foligno che lo editarono con successo a far capo dal Settecento”.

Che altro?

“Lo interessavano anche le nostre eccellenze storico-identitarie, come la Perugina, azienda che conoscevo bene per avervi lavorato in veste di operaio”.

Circa prodotti e produzioni?

“E poi le tradizionali produzioni del vino, dell’olio… della porchetta: Maurizio era un persuaso estimatore del nostro territorio e gradiva i miei collegamenti che definiva brillanti. Confesso che questo apprezzamento mi lusingava”.

Il rapporto come si è evoluto?

“Nacque fra noi un’amicizia, fondata sulla reciproca stima e sul rispetto. Tanto che volle invitarmi in occasione della trasmissione ‘Bontà loro’ in cui toccava temi di carattere sociale, civile, culturale. Accadde in occasione della presenza della pornostar Cicciolina (all’anagrafe Ilona Staller) e fu piacevole. Maurizio dimostrò sempre grande preparazione e senso dell’autoironia. Sapeva, insomma, essere divertente e serio… senza prendersi troppo sul serio. Ed è per questo che ha avuto così tanto successo in radio e in televisione”.

Hai avuto modo di ricontattarlo?

“Ho avuto modo di contattarlo di recente per chiedergli una testimonianza su un’avventura editoriale che sto stendendo a quattro mani col collega Alvaro Fiorucci, anche lui ex dipendente RAI”.

Di che si tratta, esattamente?

“Stiamo scrivendo la storia della RAI a Perugia a far capo dal 1959 e tenevo molto a un suo ricordo”.

Come lo avevi contattato?

“Tramite il comune amico Pino Strabioli che mi ha riferito di essere stato a casa sua proprio il giorno precedente la mia chiamata. Mi ha invitato a scrivere alla sua assistente perché mettesse tra le evidenze la mia richiesta”.

Sai se ha ottemperato?

“Non so se Maurizio ha fatto in tempo a corrispondere alla mia richiesta, preso com’era dai tanti impegni di tipo professionale”.

Altrimenti?

“È certo che, in caso negativo, il libro sarebbe orfano di qualche pagina di giornalismo alto. In ogni caso, assicuro che di quella collaborazione ci sarà traccia nel volume in cui ‘Buon Pomeriggio’ avrà certamente un ruolo di primo piano”.

Spigolatura personale. L’Inviato Cittadino ha avuto modo di collaborare con Costanzo, quando fu chiamato a dirigere il Todi Festival (nel biennio 2008-2009), tramite il comune amico perugino Enrico Vaime. Mi chiesero un contributo sulla vicenda della “strega” Mattiuccia di Ripabianca, su cui stavano scrivendo a quattro mani. Per Enrico, e il Todi Festival, curai anche la selezione di poeti umbri in lingua e in dialetto. Ne fecero una serata e misero il mio nome in locandina. Fu quello il mio unico compenso.

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