L'INVIATO CITTADINO Con Massimo Montella scompare uno dei perugini più amanti della cultura... i ricordi del liceo
Con Massimo Montella scompare uno dei perugini più amanti dell’arte e della cultura. A Massimo si deve la migliore guida mai scritta su Perugia. La pubblicò da Electa ed è ormai introvabile. Si era avvalso della collaborazione dell’architetto Giovanna Chiuini, dello storico dell’arte Francesco Federico Mancini e dell’antichista etruscologa Simonetta Stopponi, allieva di Filippo Magi. Collaborarono uno stuolo di amanti della peruginità fra i quali mi piace ricordare Raffaele Rossi, Giacomo Santucci, Rita Chiacchella, padre Ugolino Nicolini e molti altri L’introduzione fu di Alberto Grohmann e la presentazione dello stesso Massimo che, in veste di coordinatore, aveva fatto il libro di una vita.
Atri hanno ricordato i meriti museali e la docenza universitaria. Altri parleranno della sua attiva militanza nelle file del Partito Repubblicano Italiano. Mi sia permesso di riandare agli anni del liceo Mariotti, quando si cercavano ragazze ed esperienze. Massimo, estroverso, simpaticissimo, era capace di affabulazioni in lingua e nel fluido dialetto ponteggiano.
Ricordo che, con l’oggi antropologo Piero Giacchè, curammo al Morlacchi lo spettacolo della terza liceale, al termine del corso di studi. Lo spettacolo di musica e scenette si chiamava “Nondum matura est”, era diretto da Piero e da Massimo. Io mi esibii in un assolo di canto e chitarra e in una canzone da me musicata, “Principessa”, le cui parole erano state scritte dal poeta Walter Cremonte (che domani la Società di Mutuo Soccorso omaggerà con l’iscrizione a socio onorario). Ricordi, risate, tante. Si sa: i giovani ridono molto, anche per niente. Caro Massimo, questa è la prima volta che mi hai fatto piangere.
