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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'Osservatorio di Marco Regni | Tacchi sulla scrivania: il confine tra politica pop e trash è molto sottile

La ministra in realtà e per fortuna non va (quasi) mai al ministero abbigliata in stile “voglio fare la gggiovane”

Ieri 8 marzo si celebrava la Giornata internazionale dei diritti della donna, per l'occasione la Ministra della Gioventù Fabiana Dadone (anni 37) ha postato su facebook una foto con maglietta dei Nirvana, jeans, tacchi rossi e gambe sulla scrivania “stravaccata” fra la poltrona e la scrivania ministeriale. Ovviamente il testo del post è passato in secondo piano rispetto alla forza dell'immagine e al "pugno in faccia" al decoro istituzionale.

Il testo del post – abbastanza banale – racconta la storia di una ragazza (la ministra) che ce la fa, non celebra in alcun modo i diritti delle donne, ed infatti si percepisce che chi ha ispirato il post con il suggerimento  dell'abbigliamento della ministra non perseguiva minimamente lo scopo di aprire una riflessione sui diritti delle donne, quanto quello di dare visibilità mediatica al personaggio politico. Obiettivo raggiunto.

La ministra in realtà e per fortuna non va (quasi) mai al ministero abbigliata in stile “voglio fare la gggiovane”. Quando guidava il dicastero della Funzione Pubblica vestiva in maniera consona al ruolo. Pur guidando “ministeri senza portafoglio” è pur sempre un Ministro della Repubblica Italiana.

La scrivania del ministero è la scrivania di "tutti gli italiani". Immaginiamo le reprimende del capoufficio per qualsiasi dipendente pubblico, comunale, provinciale, statale se avesse postato una foto simile sul proprio profilo social. Non è la foto di un momento privato a casa propria, quella è la stanza dell'Istituzione.

Il decoro istituzionale non è un concetto bigotto esprime la consapevolezza del ruolo pubblico che si incarna, ma evidentemente per alcuni “parlamentari” o "ministri per caso" la consapevolezza di quel ruolo non c’è.

Dall’inizio della “seconda repubblica” si discute di politica pop (vedi D’Alema a Porta a Porta a cucinare il risotto - 13 ottobre 1997) ma ultimamente ritengo si stia scadendo nel trash. 

 Esistono in rete anche bellissime foto informali di Barack Obama con i piedi sulla scrivania (https://www.huffingtonpost.it/2013/05/01/gambe-accavallate-piedi-sulla-scrivania-mani-incrociate-dietro-la-nuca-le-pose-informali-di-barack-obama_n_3191605.html) ma c’è una bella differenza fra guidare gli Stati Uniti con il peso delle quotidiane decisioni, e la "naturale eleganza" del personaggio e guidare un ministero senza portafoglio un po' inventato per caso e un post ultra studiato e forzato per far parlar di sè.

Da un punto di vista stilistico (esempio un pò vintage) è come dire : se non sei Gianni Agnelli non puoi permetterti  di indossare l'orologio sopra il polsino della camicia senza cadere nel ridicolo. In questo caso spiace che nel ridicolo cadano rappresentanti delle nostre Istituzioni. 

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