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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'INTERVISTA A Gian Biagio Furiozzi: "Sì alla Marcia per la Pace del 24 aprile, ma senza ambiguità. L’Anpi contraddice la propria storia"

"Ho letto l'interessante articolo di Alessandro Rovellini di dura critica all'ANPI per la sua posizione contraria all'invio di armi all'Ucraina invasa dalla Russia"

Sì alla Marcia per la Pace del 24 aprile, ma senza ambiguità. Sbagliò anche Capitini. La posizione dello storico Gian Biagio Furiozzi. Che scrive: “Ho letto l'interessante articolo di Alessandro Rovellini di dura critica all'ANPI per la sua posizione contraria all'invio di armi all'Ucraina invasa dalla Russia. L’Anpi contraddice la storia dei partigiani italiani”.
In che senso?
“I nostri partigiani hanno combattuto il nazifascismo con l'aiuto delle armi lanciate dagli Inglesi e dagli Americani”.
Cosa critichi della prossima Marcia per la Pace Perugia-Assisi del prossimo 24 aprile?
“Critico l’ambigua posizione degli organizzatori”.
Su quale preciso aspetto appunti la tua disapprovazione?
“In particolare sul manifesto che dice: “Fermatevi tutti!”.

Cosa c’è che non va?
“Ma come, la Russia ha attaccato l'Ucraina e questa non può difendersi?”.
Quale precedente puoi citare, in veste di storico?
“Sarebbe come se, nel 1939, dopo l'invasione della Polonia da parte di Hitler, avessimo gridato: Fermatevi tutti!”.
Insomma, chi si deve fermare? 
“L’unico soggetto in campo a doversi fermare è la Russia di Putin. Altrimenti si tratta di una scelta alla Ponzio Pilato, che mise sullo stesso piano Gesù e Barabba”.
Esistono, nella storia della Marcia, dei precedenti parimenti ambigui?
“Ricordo che già nella prima Marcia del 1961 si evitò ogni riferimento alla condanna dell'invasione dell'Ungheria da parte dell'Unione sovietica. Scelta giustificata da Capitini con il fatto che non era molto chiaro l'orientamento politico dei rivoltosi ungheresi”.

Dove stanno le analogie?
“È lo stesso argomento utilizzato anche oggi a proposito delle forze ucraine che combattono l'esercito invasore russo”.
Insomma, sbagliò Capitini e sbagliano oggi i suoi epigoni?
“Esattamente. L'errore di Capitini del 1961 si sta ripetendo anche ai giorni nostri. Alla base di tutto vi è un persistente antiamericanismo, duro a morire”.
 

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